“Più di cinquanta progetti per oltre cento milioni di euro. Non è solo nei numeri, pur nella loro enorme rilevanza, che può essere racchiuso lo sforzo titanico compiuto dal Comune dell’Aquila per approvare entro il 30 giugno i progetti proposti dall’amministrazione per impiegare le risorse messe a disposizione, e intercettate, con lo specifico Fondo complementare al Pnrr dedicato alle aree colpite dal sisma 2009 e del Centro Italia”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Se a queste iniziative si aggiungono quelle condotte attraverso l’impiego delle risorse ‘canoniche’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche attraverso partenariati con altre istituzioni ed enti di ricerca e formazione, il dato è ancora più impressionante: la soglia dei progetti approvati supera i sessanta per un impiego complessivo di centoottanta milioni. Un traguardo perentorio e tagliato nel giro di pochi mesi, con una via tracciata attraverso riunioni, incontri e videoconferenze tenute con la Cabina di regia, la Struttura di missione e Uffici speciali e a cui hanno preso parte rappresentanti delle Regioni e delle Amministrazioni locali coinvolte. Un’operazione realmente straordinaria, soprattutto in considerazione delle difficoltà della Pubblica amministrazione, condotta in totale ‘autonomia’ da parte dell’ente, che da un lato ha tenuto alla corda dirigenti, funzionari e tecnici comunali per chiudere tutte le proposte progettuali nei termini fissati, e dall’altro ha compiuto un sacrificio significativo anticipando, con proprie risorse, i finanziamenti necessari per non perdere questa straordinaria opportunità per la nostra comunità”.
“Grazie a una diligente e scrupolosa attività di risanamento dei conti, di tagli agli sprechi e riorganizzazione della macchina amministrativa è stato possibile ricavare risorse importanti che verranno impiegate per un ampio programma di rigenerazione urbana, formazione, potenziamento degli impianti sportivi e valorizzazione del patrimonio culturale. All’Aquila siamo abituati alle sfide apparentemente impossibili e all’orizzonte se ne prefigurano già altre: entro il 30 settembre dovranno essere pubblicati i bandi per lavori che bisognerà consegnare entro il 31 dicembre prossimo”.
“È necessario che dal governo nazionale giungano risposte affinché gli enti locali possano essere messi in condizione di cogliere questi obiettivi. Il personale, adeguatamente formato e motivato, per sostenere i comuni in questo processo non è ancora arrivato e si rischia di pregiudicare, soprattutto nei centri più piccoli dove le unità lavorative sono ridotte all’osso, la possibilità di attuare quanto richiesto dall’Europa. Se non ora quando non è solamente il titolo di un libro di Primo Levi ma è l’appello che lancio affinché le Istituzioni centrali sostengano quelle locali che hanno rispettato alla lettera le indicazioni giunte da Roma, affinché il principio di sussidiarietà tra funzioni dello Stato non rimanga un astratto concetto racchiuso nei volumi di diritto costituzionale” conclude il primo cittadino.