Si rivolge alla formazione del lavoratore appena assunto l’ultima misura di Garanzia Giovani, il programma regionale di occupazione e formazione rivolto ai giovani Neet dai 18 ai 29 anni.
La misura denominata “Assunzione Formazione” è stata presentata oggi dall’assessore alle Politiche del Lavoro e Formative, Pietro Quaresimale, e dal dirigente responsabile, Renata Durante, nel corso di una conferenza stampa che è servita anche per fare il punto sulle misure di Garanzia Giovani attualmente operative in regione.
“In particolare – ha detto l’assessore regionale – questa misura guarda con attenzione alle esigenze delle piccole imprese e di quegli imprenditori che assumono giovani dai 18 ai 29 anni ma che poi hanno bisogno di una formazione specifica in grado di far entrare il neo assunto nei meccanismi produttivi dell’impresa. Questa formazione la finanzia la Regione Abruzzo attraverso Garanzia Giovani, ma soprattutto – aggiunge Pietro Quaresimale – il dato rilevante è che l’attività finanziata non è altro che quella richiesta dall’imprenditore per il neo assunto”. Nella misura di Garanzia Giovani, insomma, la formazione diventa un abito su misura conformato alle esigenze dell’impresa e non un’offerta calata dall’alto. “Non a caso – ha ribadito l’assessore – il progetto formativo destinato ad essere finanziato viene presentato congiuntamente dall’organismo di formazione e dal datore di lavoro, su specifica richiesta di quest’ultimo. Elementi essenziali per attivare la misura sono l’assunzione del giovane con un contratto a tempo determinato o indeterminato, la presentazione del progetto formativo sottoscritto dal datore di lavoro, l’iscrizione a Garanzia Giovani e il fatto che il giovane beneficiario provenga da un’altra misura di Garanzia Giovani”.
Se la misura 2-C è l’ultima in ordine di tempo ad entrare in attività, da diversi mesi sono attive due importanti misure: la formazione per l’inserimento lavorativo (Misura 2-A) e i tirocini extracurriculari (Misura 5-A) che da sempre hanno attirato l’attenzione di giovani e imprese. “Sono due misure che procedono bene – ha detto Quaresimale – anche se la condizione di emergenza sanitaria da un anno a questa parte non ha permesso di raggiungere i numeri degli anni scorsi; noi abbiamo intenzione di confermarle anche per i prossimi mesi in modo che, quando la nostra economia tornerà a camminare, giovani e imprese si trovano davanti strumenti di incentivazione all’occupazione conosciuti e collaudati”.