In un documento indirizzato ai Governatori delle Regioni Abruzzo e Molise, Prefetti e Presidenti delle Corti ‘Appello, la FP CGIL torna a rivendicare la giusta necessità di attenzionare la delicata questione che interessa lavoratrici e lavoratori che sono state/i assunte/i a tempo determinato, a mezzo concorso pubblico indetto dal Ministero della Giustizia nel settembre 2020 (in attuazione del D.L. n.34/2020), per fronteggiare le interessanti esigenze degli Uffici Giudiziari del Paese, nonché dell’Abruzzo e del Molise, anche in virtù delle vacanze organiche – affermano Paola Puglielli, Antonio Amantini e Giuseppe Merola della FP CGIL Abruzzo Molise.
Donne ed uomini provenienti per lo più dal settore privato e disoccupati a seguito di crisi aziendali hanno svolto un interessante periodo di tirocinio presso le varie articolazioni periferiche, per gran parte di essi durato circa dieci anni, apportando sempre preziosi ed indiscutibili contributi professionali a servizio dell’apparato Giustizia, specie nel periodo di emergenza sanitaria.
L’imminente scadenza dei primi contratti (giugno 2022 e successivi mesi ) comporterà un inevitabile disagio organizzativo-gestionale per gli Uffici Giudiziari e le condizioni familiari del personale che
andrà a vivere l’ennesima angoscia sociale di dover congedarsi dal “mondo del lavoro”, già di per sé precario, con riverberazioni preoccupanti sulla comunità giudiziaria/penitenziaria e collettività tutta.
Indi per cui, la FP CGIL Abruzzo e Molise chiede alle Regioni e Prefetti una partecipazione politica-istituzionale al Governo, affinché venga valutata una proroga contrattuale per poi arrivare ad una stabilizzazione definitiva, con la sacrosanta restituzione di ogni diritto alle tante lavoratrici e lavoratori.
Quale dignitá senza lavoro.