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Fratelli d’Italia Pescara onora la memoria di Sergio Ramelli

A 50 anni dal suo omicidio, avanzata richiesta di intitolazione via

Ieri, 28 aprile, nei pressi del monumento ai martiri Dalmati Giuliani a Pescara, si è tenuta una commemorazione in memoria di Sergio Ramelli, alla vigilia del 50° anniversario del suo tragico assassinio. Una delegazione di Fratelli d’Italia, guidata dall’on. Guerino Testa, dai coordinatori provinciale e cittadino, Stefano Cardelli e Andrea Cocchini e dal responsabile di Gioventù Nazionale Mattia Cipriani, si è riunita per rendere omaggio a questo giovane simbolo della lotta contro la violenza politica. “La vita di Sergio Ramelli, studente e militante del Movimento Sociale Italiano – Giovane Italia – ricorda Cocchini – fu interrotta brutalmente il 29 aprile del 1975, da un agguato di un gruppo di estremisti di sinistra. Un omicidio che rappresentò un momento tragico della storia italiana, emblema della violenza ideologica e dell’intolleranza che caratterizzarono quegli anni. Sergio Ramelli – commenta l’esponente FdI – rappresenta un esempio di coraggio e di coerenza, un giovane che credeva fermamente nei suoi ideali e che per essi ha pagato il prezzo estremo. La sua memoria deve essere tramandata alle generazioni future come testimonianza del valore della libertà e per rimarcare come la democrazia sia un bene prezioso da difendere sempre, con impegno e determinazione. Oggi – annuncia – Fratelli d’Italia Pescara formalizzerà la richiesta al sindaco Carlo Masci affinché una via, una piazza o un parco della città vengano intitolati a Sergio Ramelli, quale atto tangibile di riconoscimento del suo sacrificio e del suo impegno per i valori democratici. Un’iniziativa – riferisce – molto apprezzata anche dal vicepresidente della Camera, on. Fabio Rampelli che, in video collegamento, ha garantito la sua presenza il giorno dell’intitolazione. Abbiamo inteso dare un segno forte e chiaro contro l’oblio e un invito alla riflessione collettiva sulla necessità di contrastare sempre ogni forma di violenza politica”, conclude Cocchini.

Comunicato stampa

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