“E’ pur sempre mio fratello, gli vorrò sempre bene però paghi il giusto per quello che ha fatto.
Ha bisogno di fare gli anni negli istituti dove può essere aiutato.
Non chiediamo sconti, crediamo nella giustizia.”.
Come riporta Ansa Abruzzo, lo ha detto il fratello di uno dei due indagati per l’omicidio di Thomas Luciani al Tg1.
“Ora devo fare i conti con la ferocia e l’indifferenza di cui parlano le indagini – ha aggiunto il giovane – io ho pianto per Thomas, a me e alla mia famiglia dispiace innanzitutto per Thomas perché lui non c’è più. Da domenica sto vivendo l’inferno. Mio fratello è accusato di questo massacro e se ha sbagliato dovrà pagare”.