Si avvicina il Capodanno, la festa che chiuderà i 365 giorni di un lungo 2017 e aprirà le porte ad un 2018 ormai imminente. Fervono i preparativi tra giovani e meno giovani, per trascorrere in compagnia e nel divertimento la serata dell’ultimo dell’anno, a partire dal famoso cenone di San Silvestro, condito dai sapori dei piatti tradizionali. L’ingrato compito, però, di porre un freno ad uno dei capisaldi sui quali si fonda la tradizione delle ricorrenza di Capodanno, ovvero il ‘rito’ dei fuochi d’artificio e degli spettacoli pirotecnici, è toccato, ancora una volta, alle amministrazioni comunali. Neanche l’Abruzzo si è sottratto alle ordinanze o agli avvisi per vietare o sconsigliare l’utilizzo dei fuochi d’artificio, di qualsiasi genere. Ad incominciare dal Capoluogo di Regione. A L’Aquila, infatti, con l’ordinanza numero 360 del 29 dicembre è stato stabilito il divieto dell’utilizzo di petardi, botti e materiale pirotecnico di qualsiasi genere, su tutto il territorio comunale proprio in occasione della notte di San Silvestro.
Per quanto riguarda la fetta marsicana dell’aquilano, non ci sono stati, invece, divieti assoluti di utilizzare i fuochi d’artificio. È pur vero, però, che nella maggior parte dei Comuni della Marsica è stato pubblicato un avviso in cui si invita la cittadinanza tutta ad adottare ogni precauzione del caso per procedere alle accensioni. Avvisi pubblici che elencano raccomandazioni, inviti ed appelli da parte dei sindaci ai cittadini dei territori da loro amministrati sono stati, ad esempio, emanati nei Comuni di: Cerchio, Tagliacozzo, Magliano de’ Marsi, Scurcola Marsicana.
Menzione a parte per il Comune montano di Ovindoli. Il paese, che fa parte del Parco Sirente-Velino, adotta la normativa vigente all’interno dell’Ente Parco, dove sono di fatto vietati i fuochi d’artificio.
Foto di: quibrescia.it