INFO MEDIA NEWS
Cronaca NEWS

Fuoco a Cappadocia: presidio notturno della Protezione Civile di Tagliacozzo

Cappadocia terra dei fuochi. Sembrano non volersi spegnere le fiamme che, ormai da giorni, divampano sul territorio di uno dei Borghi autentici d’Italia, sito in provincia di L’Aquila. Il primo incendio della stagione si era verificato il 24 marzo, due nuovi episodi sono accaduti, poi, tra sabato e lunedì 24 aprile, fino all’ultimo rogo, scoppiato nella giornata di ieri.

Poco dopo lo scoccare delle 16 c’è stata una nuova segnalazione. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Avezzano e i Carabinieri della Locale Stazione, assieme ai volontari del Nucleo operativo della Protezione Civile di Tagliacozzo, guidati da Christian Rossi. Lì Carabinieri, volontari e pompieri hanno atteso l’arrivo del mezzo aereo, addetto alle operazioni di spegnimento delle fiamme, poi non più intervenuto a causa dell’ora tarda.

Lunghi e complessi i lavori per spegnere il rogo, tanto che alle diciannove, poco prima il calare della notte, è stata presa la decisione di installare un presidio notturno per monitorare la zona incendiata. Ad occuparsi del controllo una squadra della Protezione Civile di Tagliacozzo, che ha provveduto a dirottare sul posto un’unità mobile logistica per tutta la notte.

Questa mattina l’incendio era spento, anche grazie alla pioggia caduta abbondantemente al suolo. I Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo e, solo quando la zona è stata ritenuta in sicurezza, l’unità di volontari ha potuto lasciare il luogo dell’incendio.

 

 

 

Altre notizie che potrebbero interessarti

Pezzopane (Pd): “Firmata ordinanza zona rossa, Governo sostiene Abruzzo”

La deputata dopo l'ordinanza del ministro Speranza
Redazione IMN

Luco dei Marsi: una preghiera per Don Giuseppe Ermili

Un gesto di solidarietà nei confronti del parroco che ha testimoniato e difeso l'associazione scout ...
Redazione IMN

Laboratori di Fisica Gran Sasso e autostrade, De Sanctis: «Avvisi di garanzia confermano nostri esposti»

Redazione IMN