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“Fuoco amico” su Mannetti, Forza Italia all’attacco

De Matteis e De Paulis tornano ad attaccare l'esponente dell'esecutivo sulle corsie ciclabili e la pedonalizzazione del centro

Carla Mannetti

Ancora “fuoco amico” sull’assessore comunale dell’Aquila Carla Mannetti, al centro di polemiche che arrivano dai banchi della sua stessa maggioranza.

Il capogruppo in Consiglio comunale Giorgio De Matteis e il vice coordinatore comunale Sergio De Paulis, tornano ad attaccare l’esponente dell’esecutivo che detiene la delega alla Mobilità sui temi caldi delle ultime settimane.

Dalla pedonalizzazione del centro storico, alle nuove corsie ciclabili, per una lunghezza di 17 chilometri, gli azzurri non risparmiano colpi all’assessore.

“Il tema imperante della gestione del centro storico è un punto nodale della buona amministrazione dove si incrociano buon senso professionalità e competenza. È innegabile che le diverse esigenze che siano di residenti, professionisti, commercianti e turisti devono trovare una mediazione ma sicuramente è inaccettabile che la parte della città che rappresenta la vetrina nel Paese e nel mondo diventi terra di nessuno senza regole. Le regole ci sono e vano rispettate da tutti”, spiega in una nota il capogruppo di Forza Italia.

“Compito della politica è fare in modo che ciò avvenga e perciò le estemporaneità di alcuni componenti della Giunta su orari, tempi, modi e gestione del centro storico vanno ricondotte entro i limiti della logica. Quindi il 5 luglio nel Consiglio comunale straordinario voluto e fortemente sostenuto da noi, tutti assumeranno le responsabilità dovute”, sottolinea.

“Noi vogliamo una città bella, vivace ed effervescente, ma rispettosa delle regole della civile convivenza; valori civili non negoziabili. Su questo non faremo un passo indietro, né sconti a nessuno“, conclude De Matteis.

Non risparmia colpi De Paulis: “Apprendiamo, attraverso la conferenza stampa di ieri da parte dell’assessore Mannetti, le motivazioni che hanno indotto la scelta di una segnaletica legata ad una ‘rete della mobilità di emergenza’, che come tale non aggiunge e non toglie nulla a quanto previsto dal codice della strada. Probabilmente ci saremmo aspettati più che la spiegazione o la giustificazione di quanto realizzato, la presentazione di un piano di piste ciclabili, reali, da attuare in immediato futuro che consentissero l’accesso in centro storico e che si raccordassero con quelle attualmente esistenti e con quelle oggetto di prossimi finanziamenti“, scrive.

“Ci riferiamo alla pista ciclabile, in completo stato di abbandono, che da Aragno si ferma alla cava di San Giacomo, per la quale andrebbe studiato un percorso, non necessariamente a bordo strada, che la collegasse alla città e da Aragno fino a Fonte Cerreto. La pista ciclabile che costeggia il fiume Aterno, da Fossa a Sant’Elia, andrebbe proseguita e collegata anch’essa con il centro storico della città”, sottolinea ancora.

“Avremmo ben visto dei percorsi ciclabili protetti, a scapito delle auto in sosta, lungo via Tagliacozzo, via Castello, viale Malta per poi proseguire lungo viale Gran Sasso, ovvero il periplo del parco del Castello che consenta inoltre l’accesso diretto in centro storico – conclude De Paulis – Manca, a nostro avviso, un’idea, una pianificazione di un futuro green che consenta davvero la possibilità di realizzare una mobilità alternativa alle auto, oggi resa possibile dalle bici a pedalata assistita, sia per lavoro che per diletto”.

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