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Furto borsello: arrestato ventottenne

Il borsello era all’interno di un veicolo del servizio di igiene urbana

Arrestato dalla Polizia Locale della Marsica A.D.A. ventottenne di origine marocchina responsabile del furto di un borsello all’interno di un veicolo e dell’indebito utilizzo di carte di credito.

Ufficiali e agenti del nucleo operativo sicurezza urbana della Polizia Locale della Marsica diretto dal Comandante Luca Montanari, dopo il furto in via Monte Velino di un borsello lasciato all’interno di un veicolo del servizio di igiene urbana da un dipendente incaricato della raccolta dei rifiuti, attivavano immediate indagini al fine di giungere all’individuazione del colpevole che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce.

Le investigazioni prendevano corpo dopo una lunga e laboriosa attività di ricerca operata dalla Sala di regìa della Polizia Locale sulle migliaia e migliaia di immagini della videosorveglianza comunale, che consentivano di giungere alle sembianze del responsabile e di ricostruire tutti i suoi frenetici spostamenti in città.

Le decine di ore lavoro trascorse davanti ai monitor hanno permesso alla Polizia Locale di portare alla luce con straordinaria dovizia di particolari, tutta una serie di elementi probatori che alla fine si sono dimostrati determinanti per inchiodare il soggetto alle sue responsabilità.

Dopo il furto del borsello A.D.A. iniziava infatti a muoversi freneticamente per le strade del centro e, probabilmente, complice anche la distrazione del derubato, realizzava una ripetuta successione di illeciti utilizzi della carta di credito rinvenuta all’interno del borsello.

Le indagini hanno consentito di appurare che A.D.A., forse consapevole del fatto che di lì a poco sarebbe scattato il blocco, si è ripetutamente servito della carta di credito per effettuare l’acquisto di merce in negozi, per eseguire prelievi di contante agli sportelli bancomat e per pagare il taxi utilizzato negli spostamenti da un punto all’altro della città.

Per questo, man mano che dalle immagini della videosorveglianza il soggetto veniva individuato nell’atto di commettere un nuovo reato, la Polizia Locale si portava sul posto incriminato per mettere a verbale la relativa testimonianza.

Tutti gli elementi sono stati minuziosamente raccolti in un fascicolo che ha quindi indotto il magistrato titolare delle indagini Maurizio Maria Cerrato a chiedere al Tribunale l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che il Giudice per le indagini preliminari Daria Lombardi ha firmato poco dopo.

L’arresto è stato eseguito dalla Polizia Locale della Marsica e ora A.D.A. si trova rinchiuso nel carcere di Teramo.

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