«Stiamo lavorando con il Presidente della Regione Abruzzo ad un incontro nei primi giorni di gennaio con il governo. Ricorso al Tar e confronto serrato devono correre di pari passo, perché sul gasdotto Snam Rete Adriatica la posizione è stata sempre e rimane contraria. Ora si sposta sul piano dei ricorsi e della battaglia politica di un intero territorio. Io non mollo di certo. Non è tardi per considerare almeno un tracciato alternativo e, visto l’elevato rischio sismico della Valle Peligna confermato anche dalla Commissione Grandi Rischi, ci sono tutti i presupposti per vincere il ricorso al Tar che la Regione Abruzzo ha annunciato. La nuova legge sugli Usi civici approvata di recente dal Senato e presentata con esperti a L’Aquila giorni fa, chiarisce che l’uso civico è inalienabile ed indisponibile. Con uno staff adeguato la Regione può avere la meglio. Su questa base, va anche affrontato il confronto con l’Esecutivo che doveva rinviare ogni decisione».
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo, responsabile terremoto e ricostruzione per i Dem.
«Già ad ottobre – prosegue Pezzopane – con un’interrogazione ho chiesto al governo di rivedere il tracciato. Sappiamo che Snam ha considerato almeno un’altra alternativa e che poi ha vinto quella attuale perché più economica per loro, ma inaccettabile per tutti noi. I sindaci hanno ragione, e si va a testa alta, perché tutti abbiamo sempre detto no a realizzare la centrale e il gasdotto in un’area che corre il rischio di un sisma del settimo grado Mercalli. È un’imprudenza troppo grande, inaccettabile. Per questo auspichiamo un blocco dell’iter della decisione assunta dal Consiglio dei Ministri e stiamo lavorando alla riapertura del confronto con il governo che ha assunto una decisione frettolosa, dai rischi sottovalutati. Il governo ha fatto tante cose buone anche per Sulmona e la Valle Peligna, ma questa scelta entra proprio in contraddizione con quanto è stato fatto. E per me viene sempre ed innanzitutto la mia terra».
Fonte Regione Abruzzo
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