“L’ordinanza anti-bivacco e anti-assembramento di Di Pangrazio è l’ennesimo specchietto per le allodole di questa amministrazione: gli atti devono tradursi in risultati, altrimenti restano carta straccia. La città è stufa delle chiacchiere del sindaco e della sua maggioranza. Il sindaco prenda la macchina e faccia un giro fuori dal circuito di Avezzano, in questo modo forse si renderà conto del degrado urbano che vive la città governata da lui e da una maggioranza di banditori e proclamatori di successi che però vedono solo loro”.
È duro il commento di Tiziano Genovesi, coordinatore della provincia dell’Aquila della Lega e consigliere comunale di Avezzano, che torna a denunciare il degrado in cui versa l’area del “palazzaccio” ex Inail del capoluogo marsicano.
Nei giorni scorsi il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha siglato un’ordinanza di divieto di assembramento h24 in questa area, “ma è evidente che il provvedimento non ha raggiunto gli effetti forse sperati dal primo cittadino”.
“All’indomani di una serata di eccessi, quello che resta è un cimitero fatto di bottiglie di birra e alcol vuote, rifiuti di ogni genere e angoli utilizzati come bagni pubblici – denuncia Genovesi – Non possiamo continuare ad assistere inermi alla distruzione della nostra società e al degrado della nostra terra: servono più controlli che contribuiscano a garantire la sicurezza in città e posti fissi da parte delle forze dell’ordine”.
“La cosa più grave di tutte è che addirittura i residenti del ‘palazzaccio’ rischiano aggressioni quotidianamente, vengono minacciati da soggetti che pensano di essere sopra ogni legge. Questo è inaccettabile e vergognoso – prosegue il coordinatore provinciale del Carroccio – Una comunità civile non può e non deve accettare questi comportamenti”.
Per Genovesi il tema della sicurezza “deve essere affrontato subito, con la massima urgenza”.
“Purtroppo esistono delle zone di Avezzano, non solo periferiche, che sono sempre più spesso teatro di comportamenti contra legem, di atteggiamenti che violano ogni regola del vivere civile, aree in cui lo spaccio e l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti è ormai all’ordine del giorno, sotto gli occhi di tutti. Girarsi dall’altro lato e fingere che non esista il problema non fa che aggravarlo, caro sindaco servono soluzioni immediate ed efficienti”.
“Su via Roma, per esempio, c’è un’attività gestita da extracomunitari dove in diverse occasioni non sono stati rispettati gli orari di chiusura e nella quale vengono venduti costantemente alcolici e superalcolici a minorenni: dov’è il sindaco quando questo accade? Dov’è il primo cittadino quando dovrebbe garantire a questa comunità di vivere dignitosamente? Mi sento di suggerire a Di Pangrazio di passeggiare e vivere di più Avezzano, meno eventi promozionali e più concretezza sindaco, ne ha bisogno la città”, conclude