“Il Teatro dei Marsi deve essere la ‘casa’ degli avezzanesi e dei marsicani, una ‘casa’ che deve ospitare una varietà di laboratori formativi (teatro, musica, arti figurative, maestranze, tecnici luci e suoni ecc.) aperto a tutti coloro vogliano fruire della formazione performativa e culturale. Il teatro deve stabilire, oltre alla collaborazione con i vari teatri italiani, anche una connessione con le università in modo da contribuire allo sviluppo culturale del territorio marsicano: dare, in questo modo, l’opportunità ai giovani, di poter arricchire il loro bagaglio culturale restando nel territorio”.
Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni di Avezzano, Tiziano Genovesi, intervenendo sul tema della cultura nel territorio marsicano e sulla gestione degli spazi a partire dal Teatro dei Marsi.
“Siamo al lavoro per ospitare diversi eventi culturali e su progetti che coinvolgano più istituzioni – spiega ancora il candidato sindaco -. Per quel che riguarda il teatro si può semplicemente dire che la sua funzione più importante è quella sociale. Bisogna attuare una politica radicata nel territorio, ripartire dalle realtà locali attraverso i professionisti del settore. Nello specifico la funzione del Teatro non può ridursi esclusivamente alla organizzazione di una stagione teatrale, che sia pure importante, si riduce all’utilizzo della struttura in un periodo di tempo limitato nell’arco dell’anno – continua il candidato sindaco -. La stagione teatrale andrebbe condivisa con produzioni del settore in forma di compartecipazione. A tale proposito, va rivista anche la funzione del direttore artistico o coordinatore che, pur essendo un riferimento, deve comunque essere supportato da un gruppo di lavoro di professionisti del settore con il quale deve confrontarsi per coordinare le attività da svolgere (stagione, laboratori ecc.); l’incarico sarà annuale e democraticamente rinnovato in accordo con il sindaco, la giunta e soprattutto con il gruppo di lavoro coinvolto”.
In conclusione, Genovesi sottolinea che “promuovere la cultura è tra i migliori investimenti che un Comune possa fare per i suoi cittadini e citando il maestro Claudio Abbado, ricordiamo che ‘la cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti’”.