Come si apprende da un comunicato a firma congiunta dei consiglieri di opposizione Alfonso Graziani, Gianluca Alfonsi e Angelo Raffaele, gli stessi hanno richiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale cittadino per discutere in merito ad alcune proposte di contrasto al Covid.
“Egregio sig. Sindaco, In considerazione della emergenza legata alla pandemia COVID che ha portato nuovamente alla chiusura, seppur limitata, di alcune attività economiche al fine di ridurre il rischio di contagio tra i cittadini, in considerazione altresì del fatto che ancora una volta alcuni cittadini del nostro comune sono direttamente interessati dal contagio; atteso che ad oggi non si ha notizia delle iniziative poste sin qui in essere dall’ente né tantomeno di quelle che si ha intenzione di intraprendere nel prossimo futuro; ribadendo la volontà di contribuire fattivamente per far fronte comune contro la recrudescenza COVID che sta causando ancora una volta apprensione e disagio fra i nostri concittadini e le nostre imprese economiche, al fine di porre in essere atti concreti a sostegno degli stessi; si chiede, ai sensi dell’articolo 23 comma 4 del regolamento del Consiglio Comunale, la convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria per discutere il seguente ordine del giorno:
• Comunicazioni inerenti all’infezione di COVID-19 in atto e le misure sin qui adottate da parte dell’Ente;
• Misure da adottare in aiuto dell’imprenditoria locale per far fronte ai problemi derivanti dalla chiusura delle attività imposta con DPCM
• Comunicazione istituzionale e aggiornamento puntuale peri cittadini..
A tal fine, ribadendo la volontà di condividere le responsabilità e contribuire a fornire ai cittadini le risposte di cui hanno assoluto bisogno, trasmettiamo in allegato alla presente richiesta alcune proposte da attuare con assoluta necessità:
a) ripristino ed implementazione delle comunicazioni inerenti all’emergenza COVID nel nostro comune, oggi fermo a giugno 2020, sul sito istituzionale dell’ente;
b) ristoro per le aziende locali che hanno dovuto chiudere per effetto dei DPCM, sia della prima che dell’attuale fase, anche attraverso una riduzione della pressione fiscale a loro carico;
c) screening attraverso la somministrazione di test rapidi antigenici per l’individuazione del Covid19 a tutta la popolazione residente da farsi in convenzione con strutture accreditate nei locali ex ASL;
d) test sierologici non sostitutivi dei tamponi faringei ma comunque in grado di rappresentare uno strumento efficace ad aumentare la conoscenza della diffusione del virus all’interno del nostro comune”.