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Giornata della libertà di stampa, Italia ultima in Europa

Oggi sarà consegnato dossier al presidente della Camera Fico

Dal poco invidiabile 41/o posto, ultima in classifica in Europa, e con circa 20 giornalisti sotto scorta, l’Italia si prepara a celebrare la Giornata internazionale sulla libertà di stampa, istituita nel 1993 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite. Secondo l’ultimo rapporto di Reporter senza frontiere, in oltre 130 Paesi nel mondo l’esercizio del giornalismo “vaccino principale” contro la disinformazione è “totalmente o parzialmente bloccato”.

“Domani porteremo al presidente della Camera Roberto Fico il dossier sui giornalisti intercettati dalla Procura di Trapani, sui cronisti minacciati, sulle querele bavaglio e sull’equo compenso degli ultimi, perché non è possibile che ci siano giornalisti che guadagnano cinque euro lavorando in contesti di pericolo e precarietà”, ha detto il presidente della Federazione Nazionale della stampa Beppe Giulietti oggi a Trento per una manifestazione organizzata con Comune, Assostampa del Trentino Alto Adige e del Veneto, Articolo 21 e associazione Supolka.

All’incontro con il presidente Fico parteciperà anche il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. “Chiederemo alle istituzioni e alle forze politiche che, assieme alla solidarietà, si dia approvazione alle norme ferme da vent’anni, perché chi colpisce i cronisti colpisce il diritto dei cittadini di essere informati”, ha sottolineato il presidente Fnsi.

La manifestazione di Trento è stata dedicata ai dodici giornalisti bielorussi incarcerati per aver raccontato le proteste contro il presidente Aljaksandr Lukasenka. La giornata è iniziata con un flashmob in via Belenzani, dove sono state esposte le foto dei dodici giornalisti bielorussi arrestati. Tra gli interventi quello di Ekaterina Ziuziuk, presidente dell’Associazione bielorussi in Italia e di Articolo 21 Trentino Alto Adige, e quello del freelance italiano Claudio Locatelli, arrestato a Minsk.

Iniziative sulla libertà di stampa ed informazione si sono svolte anche in altre città italiane, come Milano, dove il collettivo artistico PXLs ha realizzato un’opera “calpestabile” con 75.000 pagine di giornale che rivestono il pavimento della Stazione Centrale: “Non è una provocazione – spiega Blu-PXLs, portavoce del collettivo – ma un invito a riflettere su quello che leggiamo e su come le informazioni ci raggiungono, in modo sempre più pervasivo. Nessun lettore di giornale si domanda abitualmente dove stia la verità. Anche quando le notizie, come questa nostra opera, vengono manipolate, ignorate o calpestate”.

Su Orizzontescuola il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani sottolinea “con forza l’altissimo valore civile di una giornata così significativa”.

La richiesta ai docenti della scuola secondaria italiana – attraverso la seconda edizione del progetto #Inchiostrolibero – è guidare gli studenti nella realizzazione di un breve video per ricordare Giancarlo Siani, Ilaria Alpi, Antonio Megalizzi e Daphne Caruana Galizia.

Il Movimento Mezzopieno, inoltre, invita i professionisti dell’informazione a pubblicare e dare risalto a notizie, approfondimenti, reportage e storie costruttive, cioè che, come prevede la stessa deontologia, siano scevre da sensazionalismi, polemiche, fake news e che sappiano aiutare il lettore a comprendere la realtà e portare consapevolezza e fiducia nel mondo e negli esseri umani.

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