Circa cinquecento figuranti hanno preso parte, nel pomeriggio, al corteo storico della 28/a edizione della Giostra Cavalleresca di Sulmona.
La storica rievocazione si tiene ogni anno, nella città ovidiana, l’ultimo fine settimana di luglio.
I sette borghi e sestieri, protagonisti dell’evento, sfilano – come ricorda l’Ansa – prima nel corteo che attraversa il centro storico, poi si affrontano nelle gare all’anello, in piazza Garibaldi, per contendersi il palio che sarà consegnato da Adriana Volpe, nelle vesti, domani, della Regina Giovanna D’Aragona.
Per quasi due secoli, dal tramonto della Giostra antica, nessuno si occupò più della tradizione legata a piazza Maggiore.
Solo nell’Ottocento tornò a interessarsene l’archeologo Giovanni Pansa con un saggio sui Capitoli di Giostra di Cornelio Sardi.
Breve cenno alla Giostra Cavalleresca fece anche lo storico Pietro Piccirilli nella sua preziosa Guida storico artistica della città. Più tardi, in occasione del VII Congresso nazionale delle tradizioni popolari, celebrato a Chieti nel 1957, a porre attenzione sulla tradizione della Giostra fu Francesco Sardi De Letto. Anche il professore Antonio Trinchini in quegli anni, da presidente dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, pensò di riportare alla luce l’antica tradizione, ma l’idea incontrò ostacoli insuperabili nelle ingenti necessità finanziarie della sua realizzazione. Stesso tentativo inutile fatto dal suo successore alla guida dell’azienda, Salvatore Di Paolo.