Dal 18 maggio riapriranno bar e ristoranti, mentre slitta al 1 giugno la ripresa di parrucchieri, barbieri, estetisti e saloni di bellezza. Lo prevede il nuovo dpcm emanato dal governo sull’avvio della fase 2.
Una decisione che ha alimentato le reazioni di lavoratori e associazioni di categoria, allarmati da un’ulteriore proroga del lockdown. A farsi portavoce del grido di allarme di molti esercenti in difficoltà economica è il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio. Il primo cittadino ha scritto al Governo regionale e ad alcuni parlamentari abruzzesi “affinché si facciano interpreti con il Governo per una riconsiderazione della data di riapertura prevista al momento al 1 giugno”.
“Da sindaco – ha scritto Giovagnorio su Facebook – non posso non ribadire che tutti siamo tenuti all’assoluto rispetto delle leggi e delle disposizioni per il contenimento epidemico del contagio da Covid-19. Tuttavia – continua – non posso neanche non ascoltare il grido di allarme di molti esercenti in gravi difficoltà economica che rischiano seriamente di vedere compromessa irrimediabilmente la sopravvivenza della propria attività”.
Si tratta, come spiegato dal sindaco, di attività che sarebbero pronte a ripartire in sicurezza, garantendo ogni precauzione e tutti i DPI previsti dalle normative anti contagio.