Terzo giorno di zona rossa in Regione. Continua la battaglia dei sindaci marsicani, continua il botta e risposta sull’emergenza sanitaria, anzi sulla gestione di quest’ultima, specificamente in area Marsica.
Questa la lettera aperta e pubblica firmata dal sindaco di Tagliacozzo, Giovagnorio. Il primo cittadino della città d’arte marsicana parla di “irrispettosa strafottenza” con la quale i vertici Asl si sarebbero rivolti in più occasioni proprio ai sindaci, i quali chiedevano e chiedono tutt’ora risposte chiare, veloci e concrete sulla sanità locale. Marsilio, ieri, al punto stampa della Regione Abruzzo, ha accusato proprio i sindaci “di fare campagna elettorale” sulle tragedie.
“Caro Presidente Marsilio,
se Lei fosse stato sindaco, prima di essere eletto senatore della repubblica e prima di ritrovarsi eletto governatore dell’Abruzzo, si sarebbe reso conto che i sindaci non fanno campagna elettorale sulle sofferenze e sulla vita dei propri concittadini. I sindaci hanno un contatto privilegiato con le persone a loro affidate, hanno una conoscenza diretta delle problematiche dei loro territori e più che attaccati o zittiti dall’autorità regionale, dovrebbero essere ascoltati e supportati nella difficile missione a cui sono chiamati quotidianamente.
La realtà è di fronte agli occhi di tutti: la Asl 1 – a differenza delle altre Asl regionali – si è fatta trovare impreparata procurando danni irreparabili al tessuto sociale marsicano e certa politica non ha voluto ascoltare il grido di allarme di chi ha voluto rappresentare le gravi défaillances o meglio la totale inattuazione di un piano anti-covid per questa seconda ondata nella nostra Provincia.
Abbiamo avuto ampia esperienza del “massimo della determinazione” con la quale i dirigenti dell’Azienda sanitaria aquilana hanno affrontato e stanno affrontando questa gravissima emergenza e abbiamo avuto ampia esperienza anche dell’irrispettosa strafottenza con la quale troppo spesso si sono rivolti a noi sindaci. Ed è proprio l’inadeguatezza di questi signori, riscontrata sul campo da primari, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, che tanti sindaci, non i pochi afferenti alla sua area di partito, hanno voluto denunciare a gran voce in questi giorni.
Caro Presidente,
anziché sentir ripetere che le responsabilità di tutti i ritardi sono del Governo nazionale, anziché sentir paragonare la Marsica ad altre nazioni e altre capitali europee, anziché rilevare che il grido di dolore e la richiesta di aiuto di noi altri sia un prodromo della campagna elettorale (chissà se ci arriveremo di questo passo, chissà se ci sarà), avremmo voluto sentire in questo frangente una parola di supporto e di conforto, avremmo voluto che magari in modo diretto avesse ascoltato cosa i “soldati semplici” della Regione che le è stata ‘provvidenzialmente’ affidata avrebbero potuto riferirle in merito a ciò che accade “al fronte”.
Questa la conclusione della lettera rivolta da Giovagnorio al Governatore della Regione.