«Sinceramente rimango basito perché credo che la buona educazione e la buona fede vorrebbero, che il dispositivo della sentenza emessa, prima venga comunicato all’interessato poi ai giornali. Spero arrivi presto il documento per capire di quale ignobile reato mi sarei macchiato». Queste le dichiarazioni del consigliere provinciale Roberto Giovagnorio.
«Il problema è di carattere territoriale. Il gruppo Marsica in Provincia nasce su sollecitazione di tutti gli amministratori che mi hanno votato, al 90% rappresentati civici e amici personali che militano in diverse formazioni politiche. Nella tornata elettorale di ottobre noi marsicani abbiamo pagato il commissariamento e quindi l’assenza di Avezzano dalle consultazioni per il rinnovo del consiglio provinciale. È stato molto difficile riuscire ad essere eletti senza poter contare sul supporto dei consiglieri del più grande comune marsicano».
«Se sarò espulso per aver dato priorità alla Marsica invece che al partito – conclude Giovagnorio – me ne farò una ragione, ma i cittadini resteranno gli unici giudici del mio operato».