Comunicato Stampa
“A Pescara il tempo sembra non scorrere. La storia si ripete, esattamente identica a cinque anni fa – commenta Erika Alessandrini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – quando il sindaco si presentò al primo Consiglio comunale del 2019 con mezza giunta e con la dichiarazione esplicita di non riuscire a risolvere il “problema delle donne”.
“In quel primo Consiglio definii il neo eletto come “un mezzo sindaco con una mezza giunta” e, cinque anni dopo, Masci tale è restato e così si ripresenterà alla città nel primo Consiglio convocato per il prossimo venerdì. Un mezzo sindaco incapace di prendere decisioni autonome fino in fondo, amante dei “penultimatum” inconcludenti che lo porteranno a nominare 4 assessori solo perché, al momento, i influenti rispetto agli equilibri dei partiti dei quali continua ad essere ostaggio, oggi come allora. Partiti che compongono la coalizione e in cui, se si sta insieme per arrivare a strappare una vittoria, subito dopo, quello che conta sono solo i ruoli di potere e il capo bastone a cui si risponde.” prosegue la Alessandrini.
Alle dichiarazioni pubbliche del rieletto sindaco Masci è dovere replicare, non solo da cittadina pescarese e da rappresentante politica, ma soprattutto come donna: il numero di donne in Giunta non è fissato. La legge 56/2014 esprime un vincolo sulla rappresentanza di genere per cui “nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento” il che vuol dire che potrebbero essere rovesciate le prospettive e nominate in Giunta 6 donne e 4 uomini, sindaco compreso”, spiega la Alessandrini.
“Se, come dichiarato da Masci e come in effetti spesso è, le donne hanno un valore aggiunto e portano equilibrio, il sindaco Masci prenda coraggio e nomini donne competenti ed equilibrate che sappiano fare il bene della nostra città. E di fronte ai balbettii stucchevoli dei partiti che da un mese litigano tra imposizioni ingiustificabili e veti sui singoli, il sindaco dimostri per una volta di non volersi circondare di “yes men” utili solo a confermare le sue stesse volontà, e cerchi uomini e donne autorevoli e competenti che diano un valore aggiunto alle decisioni da prendere, che abbiano un pensiero critico, capacità ed esperienza da mettere al servizio della città. Tanti voti non vogliono dire tante competenze.
“Carlo Masci faccia appieno il sindaco e dimostri per una volta di essere il capo dell’amministrazione comunale che deve far partire l’ultima giunta del comune per gettare le basi della nuova Pescara. Dimostri di avere l’autonomia decisionale che si addice al ruolo, necessaria per individuare le migliori personalità del territorio, perché sembra ci si dimentichi che in Giunta non c’è l’obbligo di nominare consiglieri comunali eletti, ma il dovere di individuare soggetti qualificati. Che, nell’avvitamento politico che stanno dimostrando, c’è da chiedersi se nel centrodestra ve ne siano” conclude la consigliera.