“Non c’è nessun nuovo vincolo e non esiste nessuno stop allo sviluppo del Gran Sasso, anzi, dopo decenni di impasse e blocco generale questa Giunta regionale, tramite l’Assessorato cui sono preposto, ha ottenuto un grande risultato: per la prima volta dal 2004 viene attestato formalmente dal Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile (MASE) la possibilità di sviluppo del Comprensorio del Gran Sasso e, nel dettaglio, di quello relativo al bacino sciistico ‘Scindarella – Montecristo’. Altro blocco, come strumentalmente si ostina a sostenere un Centrosinistra in campagna elettorale e in vena di bugie”.
Lo afferma il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Ambiente, Emanuele Imprudente, illustrando i dettagli della DGR n. 953 del 28/12/2023 ed intervenendo su articoli apparsi sulla stampa.
“I commenti riferiti da esponenti dell’opposizione in Regione denotano solo l’ultimo tentativo di affermare una presenza politica ormai liquefatta, dopo cinque anni di chiacchiere al governo della Regione dal 2014 al 2019 e altri cinque impalpabili all’opposizione in cui non hanno avuto nemmeno il tempo o l’interesse per fare un’azione politica conoscitiva o una proposta sul Gran Sasso”, continua Imprudente.
“Appena insediati nel 2019 abbiamo iniziato ad affrontare il tema dello sviluppo del Gran Sasso e delle connesse criticità legate ai vincoli ambientali, trovando inizialmente solo un muro insormontabile a livello centrale-ministeriale. Ma la caparbietà, la dedizione ed una mutata disponibilità con il nuovo hanno fatto in modo che le innumerevoli e costanti interlocuzioni a livello governativo, culminate in vari incontri presso il Ministero nello scorso anno, hanno portato all’enorme risultato: l’attestazione da parte del Ministero che ha dato il via libera alla possibilità di realizzare nuovi impianti di risalita e nuove piste da sci, con specifico richiamo al tema più sentito da parte degli sportivi e degli amanti della montagna abruzzese, cioè il collegamento Scindarella-Montecristo”.
Il vice presidente della giunta invita “tutti coloro che hanno un interesse autentico e genuino nei confronti del nostro Gran Sasso a leggere attentamente la DGR n. 953 del 28/12/2023 senza lasciarsi fuorviare da chi ha letto solo il titolo: è chiaro ed evidente il primo punto deliberato che evidenzia che nessun vincolo aggiuntivo viene introdotto con tale atto e le cosiddette misure generali di conservazione sono assolutamente immutate”.
“È altrettanto palese – precisa Imprudente – che si prende atto della nota del MASE del settembre scorso con la quale la Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare comunica, tra le altre cose, che “sulla base della ricostruzione documentale fornita da codesta Regione Abruzzo risulta che il Progetto Speciale Territoriale ‘Scindarella – Montecristo’, possa rientrare nel caso degli impianti di risalita e nuove piste da sci previsti negli strumenti di pianificazione generali e di settore vigenti alla data di emanazione del presente atto, e che, quindi, il citato Progetto Speciale Territoriale non rientra nella fattispecie dei divieti da porre per le ZPS”.
Il vice presidente sottolinea ancora che “I miei concittadini e gli elettori votandomi hanno voluto che diventassi un amministratore ed un amministratore è colui che opera e prende decisioni con responsabilità per il bene del suo territorio, non rimandando furbescamente ad altri tempi ed altri soggetti criticità e tematiche che implicano impegno e dedizione di anni”.
“Per questo possiamo vantare, senza tema di interpretazioni fuorvianti o ricostruzioni inconsistenti, un grande risultato – spiega ancora -. Adesso mi aspetto, però, che chi ha la competenza per stimolare e presentare le proposte progettuali, all’interno degli enti preposti, sia attivo e faccia la sua parte. È un primo passo. C’è ancora moltissimo da fare, ma finalmente un segnale positivo che deve riaccendere la speranza”, conclude il vice presidente della Giunta regionale con delega all’Ambiente.