Le migliori pellicole nazionali e internazionali delle ultime stagioni hanno composto il calendario di ‘Avezzano in Cinema’, che dal 23 al 26 luglio ha trasformato l’Arena Mazzini in un cinema a cielo aperto.
Sono state quattro, quest’anno, le serate marsicane dedicate al grande cinema italiano ed internazionale d’autore, all’Arena Mazzini della città di Avezzano. Grazie ad un’idea vincente di ‘Abruzzo in Musica’, generata nel 2016 un angolo architettonico della città marsicana è divenuto casa dei cineasti e cinefili. Ma già si pensa alla stagione del prossimo anno.
Quattro film per quattro notti d’autore: il brivido delle storie raccontate nei più grandi capolavori d’immagine di sempre non ha abbandonato, nemmeno per quest’anno, la città di Avezzano. Forse la rassegna cinematografica ‘Avezzano in Cinema’, alla sua seconda edizione quest’anno, diverrà un Festival nel futuro prossimo; una manifestazione, cioè, in cui le pellicole italiane, internazionali, d’essai e d’autore viaggeranno all’unisono grazie alla bellezza di un contenitore univoco, quale ‘Avezzano in cinema’, verso la meta di un divertimento alternativo ed intelligente. Non si è arrestato nemmeno per una notte e nemmeno a causa del freddo – protagonista, comunque, marginale solo dell’ultima sera – il successo della Rassegna cinematografica ideata dal team di ‘Abruzzo in Musica’, guidato da Filippo Morelli, oramai condottiero di un marchio indiscusso di qualità che ha griffato, fino ad ora, tantissimi eventi made in Marsica.
Dopo l’inaugurazione avvenuta domenica scorsa, in grande stile, con il film ‘Revenant’, che ha consegnato l’ambito Oscar come miglior attore protagonista proprio a Leonardo Di Caprio, la Rassegna Cinematografica di ‘Abruzzo in Musica’ è stato un crescendo di emozioni e di entusiasmo da parte di un pubblico che ha scelto l’alternativa proposta. «Passeggiare lungo il corso principale della città, nel cuore urbano di Avezzano, e scovare a due passi da casa un angolo di intrattenimento come quello di un cinema all’aperto, gratuito, penso possa essere stato un grande regalo nei confronti di questa realtà cittadina giovane e volenterosa come quella avezzanese. – afferma Morelli, a seguito del gradimento riscontrato – Impossibile non ringraziare, ovviamente, l’Amministrazione comunale di Avezzano di ieri e di oggi. Entrambe, infatti, hanno agito in modo che la Rassegna cinematografica potesse essere goduta in uno spazio interamente dedicato al maxi schermo, con possibilità di accomodarsi in loco e di estasiarsi appieno di un grande piacere per gli occhi e per le orecchie», specifica.
‘La bella e la bestia’ del 2017, l’italianissima pellicola di ‘Perfetti sconosciuti’, proiezione che è stata anche applaudita dal pubblico di Avezzano, ed, infine, il film che ha segnato un genere di comicità ironico ed intelligente, capace di mettere a soqquadro il normale intendimento della diversità, come ‘Quasi Amici’. «Tutto, nelle quattro notti del 23, 24, 25 e 26 luglio, è stato prospettato nei minimi particolari – conclude Morelli – durante le quattro serate, credo che abbiamo raggiunto almeno 1500 spettatori in totale: ciò ci sta consentendo di credere ancora più fermamente nel nostro tipo di progetto, che, se da un lato punta a far riscoprire un amore sincero per il cinema che da sempre fa gola alla curiosità dell’essere umano, dall’altro cerca di far sì che Avezzano si avvicini, in questo modo, a città come Milano e Roma, dove le rassegne di film all’aperto fruibili gratuitamente davvero sono all’ordine del giorno. – dice Morelli – Per il 2018, abbiamo già in serbo tante sorprese per tutti i gusti più differenti: non ci faremo mancare davvero nulla».
Ogni film, durante le quattro notti di cinema all’aria aperta, è stato presentato dalla giornalista Gioia Chiostri. A fine luglio, la città di Avezzano ha dato qualcosa in più alla piazza e la piazza l’ha ripagata con un applauso collettivo. ‘Abruzzo in Musica’, dal canto suo, pensa già ad un Festival da poter dispiegare lungo una settimana intera di film in programmazione e, perché no, anche impreziosito dalla gradita ed illustre presenza di registi italiani, che possano accendere la luce laddove l’umanità abbia ancora voglia di lasciarsi stupire da un ‘the end’ perfetto e perfettibile.