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Grattieri: “Giovani rovinati dopo il lockdown”

"I nostri giovani non sono competitivi con i loro coetanei degli altri Paesi europei. Invitiamo i ragazzi a posare i telefonini. La lingua non è quella che si usa su Whatsapp".

Avremo una generazione di giovani rovinati dopo un anno e mezzo di lockdown e questo vuol dire avere giovani che non sono competitivi con i giovani degli altri Paesi europei. Oggi nell’Est europeo, quando vado per alcuni viaggi, vedo un’opera pubblica finita”.

Lo ha detto al Fla di Pescara il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ospite della manifestazione culturale, parlando del suo ultimo libro e dialogando con l’ex sindaco di Pescara Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio, assassinato il 29 gennaio 1979 da un commando di Prima Linea. Le sue parole sono state riportate da Ansa Abruzzo.

“Loro riescono a spendere soldi e noi no. Perciò dobbiamo investire nell’istruzione. Facciamo una scuola a tempo pieno. Invitiamo i ragazzi a posare i telefonini. La lingua non è quella che si usa su Whatsapp. Invitiamo i ragazzi a parlare e scrivere in italiano. Perché vedo molta ignoranza oggi. Dobbiamo puntare sulla cultura e sull’istruzione”, così ha concluso.

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