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Graziosi, si insedia come nuovo rettore dell’Univaq

Il passaggio di consegne con Edoardo Alesse nella Cerimonia del sigillo

Con la Cerimonia del sigillo si è compiuto il passaggio di consegne tra il rettore uscente dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, e il rettore eletto, Fabio Graziosi. Graziosi, che entrerà in carica ufficialmente domani, 1 ottobre, e il cui mandato durerà sei anni, ha ricevuto direttamemte dalle mani di Alesse il tradizionale sigillo di ateneo, gesto che segna simbolicamente l’avvicendamento.

La cerimonia si è svolta nell’aula magna Vincenzo Rivera del centro congressi UnivAQ Luigi Zordan, alla presenza delle autorità civili, politiche e religiose cittadine, di rappresentanze del personale docente e tecnico-amministrativo dell’università e degli studenti.

“E’ stato un sessennio complicato” ha sottolineato Edoardo Alesse “iniziato con la pandemia e contrassegnato da guerre, crisi finanziarie che hanno colpito duramente il sistema universitario riducendone i finanziamenti, espansione della concorrenza degli atenei telematici e inverno demografico. Nonostante ciò abbiamo retto il colpo e oggi posso dire che l’Università dell’Aquila è un ateneo in buona salute, che guarda al futuro con fiducia e ottimismo. Un futuro che dovrà essere per forza di cose improntato all’internazionalizzazione, all’innovazione metodologica sia nella didattica che nella ricerca, e aperto e responsivo alle esigenze del mondo del lavoro e alle tante sollecitazioni che arrivano dall’esterno”.

FINANZIAMENTI E TASSE UNIVERSITARIE

“Negli ultimi sei anni” ha ricordato Alesse “l’assegnazione del Fondo di finanziamento ordinario, l’FFO, evidenzia l’efficacia dell’azione amministrativa dell’ateneo, supportata da scelte politiche, strategiche e gestionali improntate alla prudenza e alla sostenibilità. Nel periodo considerato si osserva un costante decremento della quota base del FFO, compensato da un aumento significativo della quota premiale, che è passato dal 16,7 milioni di euro nel 2019 a 24,4 milioni nel 2024. Questo risultato riflette un miglioramento della qualità della ricerca, testimoniato dagli esiti della Valutazione della qualità della ricerca. L’altra principale fonte di proventi per l’ateneo, insieme al FFO, è la contribuzione studentesca. Negli anni tra il 2019 e il 2025 la nostra popolazione studentesca è aumentata ma non sempre gli introiti fiscali dovuti al pagamento delle tasse hanno subito lo stesso andamento. Questo è stato dovuto soprattutto alle scelte dell’ateneo sulla no tax area, istituita nel 2017. Posso dire che UnivAQ è uno degli atenei con i livelli di tassazione più bassi d’Italia”.

L’AUMENTO DEGLI ISCRITTI E I CORSI

“Tra il 2019 e il 2025 l’Università dell’Aquila” ha rimarcato Alesse “in un contesto complesso come quello attuale, segnato dalla crescente diffusione delle università telematiche, spesso orientate al profitto, dalla riduzione dei finanziamenti pubblici e dall’impatto dell’inverno demografico, ha fatto registrare un aumento del 6% degli iscritti totali, passati dai 18.563 del 2019/2020 ai 19.762 del 2024/2025. La metà di essi proviene da fuori regione e oltre il 70% da fuori provincia, mentre gli studenti stranieri sono oltre mille. Nello stesso periodo, sono aumentati anche i laureati, passati a 3.186 a a 3.335, e il numero dei professori, cresciuto del 9,6%, da 580 a 636. Attualmente, l’Università dell’Aquila propone 72 corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, tra cui 15 corsi internazionali erogati in lingua inglese, a cui si aggiungono dottorati, master, corsi di specializzazione e perfezionamento”.

IL PNRR

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza” ha ricordato Alesse “ha avuto, nel caso dell’Università dell’Aquila, un impatto particolarmente significativo: oltre 100 progetti finanziati, distribuiti trasversalmente su tutte le aree scientifiche presenti in ateneo, hanno permesso l’afflusso di oltre 100 milioni di euro. Tra i progetti più rilevanti e qualificanti si segnalano Vitality, uno degli 11 ecosistemi di innovazione nazionali, finanziato con 120 milioni di euro, che ha come obiettivo il potenziamento del trasferimento tecnologico e l’accelerazione digitali nei territori di Marche, Umbria e Abruzzo. L’Università dell’Aquila svolge, in questo ecosistema, il ruolo sia di hub che di spoke. Il progetto si sviluppa secondo il modello già sperimentato in HAMU, l’Hub Abruzzo-Marche-Umbria. L’altro progetto di punta finanziato dal PNRR è Sobigdata, una grande infrastruttura di ricerca dedicata all’analisi e alla gestione dei big data per applicazioni in ambito scientifico, sociale, ambientale e economico.

INTERNAZIONALIZZAZIONE E COLLABORAZIONI INTERATENEO

Negli ultimi sei anni, ha proseguito Alesse, l’Università dell’Aquila ha ulteriormente potenziato la rete di accordi di cooperazione inter-istituzionali internazionali: “Nell’ottobre 2021, il nostro ateneo è stato invitato a far parte della cordata Eulist, European university linking society and technology, che conta, compreso il nostro, 10 atenei, con capofila la Leibniz University di Hannover”.
Per quanto riguarda le collaborazioni interateneo, Alesse ha voluto menzionare Situm, un’iniziativa nata in collaborazione con l’Università di Perugia e l’Università Politecnica delle Marche, che offre agli studenti corsi di innovazione tecnologica, umanistica e manageriale, svolte sia nelle sedi universitarie coinvolte che nelle aziende partner; e Futuro al Centro, una campagna di orientamento sostenuta in modo cooperativo da tutti gli atenei di Umbria, Marche e Abruzzo.

RICOSTRUZIONE SEDI

Le maggiori criticità ricordate da Alesse sono relative, invece, alla ricostruzione delle sedi universitarie ancora inagibili a causa del terremoto del 6 aprile 2009. “Il percorso di ripristino ha subito significativi rallentamenti” ha detto Alesse “riconducibili in particolare a lentezze procedurali della stazione appaltante, il Provveditorato delle Opere pubbliche, e il totale trasferimento della capacità di spesa in capo a quest’ultimo, che ha limitato l’autonomia dell’ateneo. Gli edifici da recuperare in via prioritaria sono l’ex colonia di Roio, Palazzo Carli e l’ex complesso del S. Salvatore, per i quali sono stati fatti progetti di riqualificazione e rifunzionalizzazione importanti. Le note positive sono, invece, la ristrutturazione e il recupero totale del Centro congressi Zordan, del Giardino Alpino Vincenzo Rivera a Campo Imperatore. Per l’ex convento di Roio, dove saranno ricollocati i dipartimenti di ingegneria, manca invece solo il collaudo. Sono in fase avanzata, poi, le procedure di recupero del complesso dell’ex Reiss Romoli, che ospiterà laboratori e centri di ricerca, e manca poco all’ultimazione della Tavola Vibrante, il laboratorio di ingegneria sismica capace di replicare, su prototipi e modelli in scala, la maggior parte degli eventi sismici registrati finora”.

GRAZIOSI: “UNIVERSITA’ SIA PUNTO DI RIFERIMENTO NEI MOMENTI DI CRISI”

“L’università del futuro deve continuare a essere un punto di riferimento culturale al quale si dovrà sempre tornare nei momenti di smarrimento” ha detto il rettore eletto Fabio Graziosi “Viviamo una fase di ripensamento rispetto a un’evoluzione condizionata da modelli di business eterodiretti, dinamiche rispetto alle quali la presenza delle università come presidi culturali si pone come una fonte alla quale tornare. È questo il ruolo che dobbiamo mantenere nel tempo. Se oggi sono arrivato a rivestire questa importante carica è perché, nei tre precedenti rettorati, ho potuto svolgere tante attività da referente e delegato di ateneo, cosa che mi ha permesso di conoscere da vicino processi e procedure. Sono molto fiero di aver compiuto tutto il mio percorso accademico dentro l’Università dell’Aquila. Durante questi anni ho avuto la fortuna di incrociare la mia strada con quella di persone provenienti da altre realtà, italiane e non, che hanno portato dentro questo ateneo cultura, innovazione e visione. E’ questo il vero valore dell’università, essere un luogo dove ci si confronta in modo aperto. Voglio ringraziare in particolare la mia famiglia, che non mi ha fatto mai mancare il suo sostegno, e Edoardo Alesse. Il contributo che ha dato a questo ateneo, di avanzamento e consolidamento sostenibile e responsabile, è rilevantissimo. Questo è il modello che cercherò di promuovere anche io”.

Comunicato stampa

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