“L’interpretazione di qualsiasi norma nella Asl 2 è sempre fuori controllo. Le immagini che abbiamo visto nei giorni scorsi e le notizie lette sui vari media riguardo alle lunghe code per accedere alle strutture, con l’impossibilità perfino per i pazienti di entrare in ospedale senza l’esibizione del green pass, sono l’ennesima testimonianza della totale mancanza di organizzazione che vige nell’Azienda. Il diritto di accesso alle cure deve essere sempre prevalente. Perché se è sacrosanto rispettare ogni possibile precauzione contro il Covid, e rinnoviamo a tutti i cittadini che ancora non l’abbiano fatto l’invito a completare il ciclo di vaccinazione, in nessuna normativa nazionale o regionale è richiesta l’esibizione della Certificazione Verde per pazienti o utenti di visite ed esami ambulatoriali. Per questo abbiamo presentato un’interpellanza all’Assessore alla Sanità Verì per conoscere come mai all’interno della Asl 02 ci siano interpretazioni della normativa nazionale e di quella regionale diverse da ciò che accade in Abruzzo e nel resto d’Italia e, soprattutto, come si intenda recuperare le prestazioni non erogate nei confronti di pazienti a cui è stato negato l’ingresso negli ospedali”.
Lo dicono il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi e il Vicepresidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri, che spiegano: “Con l’ordinanza del Presidente Marsilio, a decorrere dal 18 ottobre è stata disposta l’applicazione di nuove linee di indirizzo regionali per l’accesso di visitatori e accompagnatori nelle sale d’attesa dei pronto soccorsi e nei reparti delle strutture ospedaliere pubbliche e private della regione Abruzzo. Il provvedimento fa riferimento alle disposizioni della legge nazionale del giugno scorso, che regola l’accesso per gli accompagnatori nei presidi ospedalieri solo se muniti di certificazione verde. Nessuno, a livello nazionale, ha fatto riferimento agli utenti delle strutture, contrariamente a quanto avvenuto nei giorni scorsi ad alcuni sfortunati cittadini abruzzesi che sono stati respinti all’ingresso delle strutture solamente perché, pur se vaccinati, non potevano mostrare copia del green pass”.
“È un precedente che non si può accettare. Il diritto alla salute deve prevalere in certi casi, e sorge spontaneo chiedersi come mai certe vicende si verifichino proprio all’interno della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. È evidente che l’assenza di una guida chiara ed efficace provochi situazioni come questa. L’invito alla Giunta regionale e al Presidente Marsilio, a maggior ragione adesso, è sempre valido: esattamente come li hanno nominati, hanno tutti gli strumenti a disposizione per rimuovere i vertici dell’Azienda sanitaria. Chissà cosa altro debba succedere perché questo accada”, concludono.