I gestori di bar e ristoranti potranno chiedere i documenti di identità dei clienti che esibiscono il green pass all’ingresso dei locali. Lo ha chiarito il Viminale con una circolare dopo le anticipazioni del Ministro Lamorgese.
Il documento specifica che i titolari e il personale dei locali pubblici sono obbligati a controllare i Green Pass ma non sono tenuti a verificare anche i loro documenti d’identità, anche se possono farlo nei casi in cui sia palese un tentativo di frode.
Il controllo si rende necessario quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici» contenuti nel “Green Pass”. Nel caso in cui si accerti un’incongruenza di questo tipo, verrà multato solo il cliente con sanzioni che vanno da 400 a 1.000 euro. I titolari saranno responsabili solo se non richiederanno il pass.
Nelle strutture sportive saranno invece gli steward addetti al controllo delle certificazioni.
Il titolare, tramite dispositivo con l’app Verifica19, inquadrerà il QRCode che indicherà sullo schermo nome, cognome ed età del titolare del certificato. Il controllo dei documenti scatterà soltanto in casi di palesi violazioni.
La circolare del Viminale chiarisce che la procedura “dovrà in ogni caso essere svolta con modalità che tutelino anche la riservatezza della persona nei confronti di terzi”, mettendo in sicurezza tutti i dati che tutelino la privacy.
Sul fronte vaccini da lunedì 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza prenotazione. Lo ha annunciato il Commissario per l’Emergenza Figliuolo in una lettera indirizzata alle Regioni in cui si chiede una corsia preferenziale per i più giovani in vista della ripresa delle lezioni in presenza.