Guanti monouso, mascherine, salviette a terra. Un tappeto di rifiuti abbandonati all’esterno degli esercizi commerciali, sui marciapiedi, tra le siepi. E’ questa la nuova inciviltà figlia della pandemia in corso.
Nonostante la presenza dei cestini per i rifiuti, molti si ostinano a gettare i dispositivi di protezione individuale a terra. Da qui, il rischio di contrarre l’infezione per contatto indiretto è dietro l’angolo.
Abbandonare questi rifiuti per strada crea un doppio danno: quello ambientale e quello per la salute.
Il Commissario Prefettizio, Mauro Passerotti sostiene che “è una battaglia di civiltà” e aggiunge che i furbetti saranno pizzicati dalle telecamere di video sorveglianza, come già avviene per l’abbandono dei rifiuti.
Questo fenomeno si ripete in tutta Italia, da Nord a Sud. Così, anche la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi fa appello al buon senso della popolazione:
“Così come i cittadini si sono dimostrati responsabili nel seguire le indicazioni del governo per contenere il contagio restando a casa, ora è necessario che si dimostrino altrettanto responsabili nella gestione dei dispositivi di protezione individuale che vanno smaltiti correttamente e non dispersi in natura”.