Nell’illustrare il consuntivo di un anno di attività in Abruzzo, il comandate regionale della Guardia di Finanza, il generale Flavio Aniello, ha sottolineato come «I finanzieri dei Reparti abruzzesi, nell’importante secondo segmento strategico dedicato al corretto funzionamento del ciclo della ‘spesa pubblica’, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorità di Governo con i noti processi di contenimento (la cosiddetta ‘spending review’), hanno posto in esecuzione 10 Piani Operativi per contrastare e prevenire fenomeni di frode e sperpero di denaro pubblico, in particolare nella percezione dei finanziamenti a valere sui bilanci nazionali e dell’Unione europea. L’obiettivo primario – ha spiegato il comandante – è quello di garantire che le erogazioni pubbliche siano effettivamente destinate a beneficio della collettività, per sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale e le fasce più deboli. Non sfuggirà, infatti, come, allo stato, sia questa la ‘leva’ della Finanza pubblica sulla quale è più corretto e conveniente agire per riconquistare il pareggio di bilancio effettivo, e non solo nominale. I Reparti hanno controllato, in primo luogo, che i soggetti beneficiari di incentivi per attività produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, con contemporanea verifica della genuinità della documentazione a sostegno degli stessi».
Per quanto riguarda le frodi nella richiesta/percezione delle risorse a carico del bilancio dell’Unione europea cono stati eseguiti 15 controlli, 14 le persone denunciate, 1 milione 491 mila euro di contributi passati al setaccio scoprendo che ne sono stati indebitamente percepiti/richiesti quasi un milione 378 mila euro. Sul fronte dei sequestri la somma è pari a 676 mila 443 euro. Le indagini relative alle frodi a carico dei bilanci nazionali e degli enti locali hanno portato i finanzieri ad effettuare 91 controlli, 346 i soggetti denunciati. I contributi controllati sfiorano i 172 milioni e 500 mila euro, quelli indebitamente percepiti/richiesti 62 milioni 164 mila. E’ di poco più di 103 mila euro l’entità dei sequestri. La Finanza, come consuetudine, si è interessata anche di illeciti in materia di appalti pubblici. Cinquantacinque le indagini svolte su delega dell’autorità giudiziaria; 207 i controlli eseguiti; 9 i soggetti denunciati; coinvolto un pubblico ufficiale; il valore degli appalti controllati è di oltre 29 milioni e mezzo di euro, mentre le somme oggetto di assegnazione irregolare sfiorano i 20 milioni e 300 mila euro.
Fonte AGI