È stata presentata, nel corso della seduta di ieri del Senato, l’annunciata interrogazione in cui la senatrice Gabriella Di Girolamo (Movimento 5 Stelle) insieme ai compagni di partito Elisa Pirro e Luigi Nave chiedono di far luce sull’attacco informatico subìto dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila.
“L’interrogazione chiama in causa il presidente del Consiglio e il ministro della Salute e, per loro tramite, anche il garante della Privacy – ha detto all’Aquila la senatrice Di Girolamo – visto che questa operazione è ormai possibile con il nuovo regolamento del Senato. A noi interessa capire se sono stati posti in essere tutti gli accorgimenti necessari per evitare questo tipo di attacco, per questo un approfondimento è necessario”.
Il caos è stato provocato da un gruppo di cybercriminali riconducibile al cosiddetto “Gruppo Monti”, che avrebbe trafugato materiale per centinaia di gigabyte.
“Alcune cartelle cliniche sono state già pubblicate sul deep web – riporta il testo dell’interrogazione -, nella mattinata di martedì 9 maggio, sono stati pubblicati ulteriori 10 giga di dati. La richiesta di riscatto da parte della consorteria criminale non si è fatta attendere”.
Attraverso un loro comunicato apparso sul web i pirati informatici si sono detti pronti a pubblicare dati personali dei dipendenti dell’organizzazione, oltre a dati sensibili dei pazienti.
“In tutta evidenza – si legge ancora nell’interrogazione – la portata dell’attacco è da ritenersi assai rilevante, mette chiaramente a rischio la privacy di cittadini e operatori sanitari, e blocca la regolare erogazione di servizi fondamentali; ad avviso degli interroganti, al tutt’altro che imprevedibile attacco bisognava rispondere con misure adeguate e tempestive, ma a quanto pare così non è stato”.
Di qui la richiesta di sapere “se risulti che da parte degli organismi preposti siano state messe in atto tutte le misure preventive previste dalla normativa vigente, volte a scongiurare e contrastare in maniera efficace eventuali attacchi informatici e quali siano le tempistiche di ripristino dei servizi alla collettività pesantemente colpita dai fatti segnalati”.