“Provare a stimolare la crescita di nuove imprese è l’obiettivo che si pone Hamu, l’associazione che raggruppa tre regioni, Abruzzo, Marche e Umbria, nata un anno fa da un’idea dell’Università degli Studi di Perugia e dalla Politecnica delle Marche, a cui poi si sono aggiunte l’Università de L’Aquila e il Gran Sasso Science Institute”. A dirlo all’ANSA, a margine del Comitato Scientifico della Fondazione Merloni a Portonovo di Ancona, è stato il presidente di Hamu e rettore dell’ateneo perugino, Maurizio Oliviero.
“Abbiamo, ad esempio, nei cassetti delle nostre università tantissimi brevetti – ha spiegato Oliviero -, molti di questi potrebbero avere un grande valore di mercato, quindi potergli dare l’opportunità di un trasferimento tecnologico credo che sia la prima importante azione”. La seconda – ha detto ancora il presidente di Hamu – “è come rendere competitive le nostre aziende, come favorire la crescita delle imprese, come mettere insieme le piccole. Infine c’è la questione delle competenze e del bisogno di essere capaci – ha sottolineato il rettore – di mettere in rete anche culture di trasferimento tecnologico di cui l’intero Paese ha bisogno e non solo le tre regioni”. Hamu oggi “gode della collaborazione di 4 Atenei, delle tre Confindustrie di Marche, Umbria e Abruzzo e di alcune Fondazioni, tra cui Merloni”. “Hamu non vuole essere solo un pensatoio, ma un ambiente concreto che punta alla concretezza del lavoro che viene garantita dalla presenza degli industriali” ha sottolineato. “Il ministro Colao – ha detto ancora il rettore – ha fatto un forte richiamo alla necessità di cambiare la narrativa sullo stile del nostro Paese, sia nell’azione innovativa che operativa. Hamu intercetta esattamente questa richiesta di cambiamento della narrativa”. Il progetto, ricorda il vice presidente della Fondazione Merloni Gian Mario Spacca,- era stato lanciato durante la riunione del Comitato scientifico 2020. “Quest’anno è stato fatto il punto dei lavori affidati a tre gruppi. Tra le novità la proposta di creare un centro di trasferimento tecnologico con il Cnr” il cui presidente Mara Chiara Carrozza fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Merloni.