«Tutti i ritardi, i fraintendimenti, le incongruenze e i problemi nella comunicazione che sono avvenuti nel post-valanga hanno avuto una rilevanza causale non epocale, provocando ritardi che verosimilmente sono di circa un’ora». Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, nel corso di in un punto stampa sul l’inchiesta relativa alla tragedia di Rigopiano. La conferenza stampa si è tenuta ieri, 23 gennaio.
Al momento non ci sono indagati e le ipotesi di reato, su cui indagano Tedeschini e il sostituto procuratore Andrea Papalia, sono omicidio colposo plurimo e disastro colposo. «Considerando tutta la tempistica alla quale abbiamo assistito nell’arrivo dei soccorsi – ha proseguito il procuratore aggiunto – possiamo constatare che l’incidenza del ritardo, torno a dire sul piano causale, non e’ di particolare rilievo».
«Tutta la vicenda edilizia relativa all’hotel è tema di indagine. La procedura concessoria – ha aggiunto – che ha consentito l’edificazione dell’albergo, che è cristallizzata in documentazione che esiste presso il Comune di Farindola, viene acquista, conosciuta e valutata nell’ambito dell’inchiesta. Valuteremo anche – ha evidenziato – l’esistenza e la congruità delle compatibilità di questo progetto con la zona Parco». Il procuratore, inoltre, ha detto: «Se c’è stata una pratica di ampliamento successiva alla prima concessione io lo saprò. Se questa pratica di ampliamento – ha concluso Tedeschini- è stata poi in qualche maniera importante nell’ambito di quello che è successo lo saprò».
Foto di: Il Fatto Quotidiano
Fonte: Agi