COMUNICATO STAMPA
“Per comprendere appieno il problema, bisogna partire dai dati di fatto, ovvero dai commissariamenti effettuati in questi anni e dai risultati raggiunti. Se si analizzano le cifre, si comprende che la scelta recentemente effettuata dall’amministrazione comunale è stata tanto necessaria quanto doverosa, non rinviabile e urgente. Bisogna assumersi la responsabilità, non avere paura e andare avanti. Nei momenti iniziali di questa operazione, la gran parte degli aspiranti commissari si erano proposti ignari delle difficolta, alcuni spinti per dare un contributo utile alla città e alla Municipalità, altri ancora incentivati dal miraggio di percepire il 2% del contributo. Decisioni tutte lecite e in taluni casi anche lodevoli, ma certamente non utili a risolvere il problema della ricostruzione. La scelta operata da questa amministrazione nasce proprio da qui, dall’impossibilita manifesta di riuscire, dopo 15 anni, a fornire una soluzione a quelle pratiche bloccate, senza sbocchi. Il sistema dell’algoritmo che sceglieva gli aspiranti commissari solo grazie a combinazioni fortunate, visti i risultati, non poteva e non può andare avanti. A queste difficoltà si è aggiunto un altro problema, quello di dover rimuovere il commissario già nominato. In sostanza le modalità precedentemente attuate non portavano a risultati concreti; il vecchio sistema non ha funzionato per questo motivo, anche se l’iniziativa in sé era nata con nobile intento di risolvere il problema della ‘pigrizia’ nella ricostruzione di taluni complessi edilizi”.
Così in una nota Roberto Tinari Assessore alla Ricostruzione Privata del Comune dell’Aquila
“Proprio alla luce di quanto sopra, sei mesi fa abbiamo avviato una diversa procedura, che mira a individuare, come commissari, personalità di spessore, con requisiti chiari e in grado di portare a compimento la ricostruzione degli immobili loro affidati. Di qui l’idea di stabilire che sarà una commissione esaminatrice a far cadere la scelta su candidati affidabili. Un organismo composto da persone di alto profilo che non solo provvederà a scegliere i commissari, ma seguirà anche le pratiche che verranno affidate agli stessi fino alla fine, con tempi certi di realizzazione”.
“Si poteva fare di meglio? Certamente sì, come per tutte le cose. Ma di sicuro dovevamo affrontare questo problema con un approccio diverso dal passato, quando le scelte effettuate avevano portato a dei risultati tangibili circa l’insufficienza della pratica adottata, con un numero ridottissimo di casi risolti rispetto ai commissariamenti assegnati. Ringrazio il consigliere Romano per aver posto l’accento su una questione importante e ribadisco, così come è già stato detto in V Commissione con il Dir. Arch. Roberto Evangelisti, che non cinque, ma tutte le pratiche ancora sospese saranno seguite con la massima attenzione e all’inerzia ingiustificata ci saranno commissariamenti. Ci aspetta un duro lavoro. La ricostruzione deve andare avanti. Capisco il ruolo dell’opposizione, ma allo stesso tempo abbiano una responsabilità verso la città che è iniziato il 6.4.2009, responsabilità da cui nessuno può tirarsi indietro. Nessuno”.