Una settimana intensa e fruttuosa quella che i fondisti e le fondiste del Centro Sud Italia si lasciano alle spalle. Si sarebbe voluto raccontarla prima, ma quanto accaduto alla giovane promessa dello sci alpino, Matteo Franzoso, ha fatto scegliere il silenzio e la preghiera.
Gli allenamenti e le loro fatiche degli atleti del Centro Sud Italia, si sono tenute in gran parte nel comune di Pineto, lambendo, per specifiche attività di allenamento, anche la cittadina di Roseto e la favolosa pista ciclabile della Costa dei Trabocchi. Dotazioni morfologiche e paesaggistiche, quelle abruzzesi che sempre più si scoprono adatte a donare vigore alla muscolatura, a garantire buone preparazioni sportive e a creare condizioni ottimali per mente e spirito. Trattasi della seconda attività collegiale del Centro Sud Italia. In qualità di coordinatore FISI per il fondo del Centro Sud Italia e di responsabile di eventi di prima fascia, la regia organizzativa e programmatica del tutto ha fatto capo al giovane, ma determinato e capace Tommaso Tamburro. L’esperto coordinatore FISI ha potuto contare sul supporto di Ugo Sciullo allenatore di IV livello e di Clotilde de Sanctis allenatrice di I livello. I ragazzi coinvolti circa venti, provenienti dai comitati regionali della Basilicata, della Calabria e dell’Abruzzo, per la maggior parte di età compresa tra i sedici e i diciotto anni, ospitati in strutture e campeggi che meglio si confanno alle esigenze sportive e educative dei partecipanti. Si dichiara soddisfatto e compiaciuto il tecnico Tamburro che rileva una sempre maggiore sinergia fra i partecipanti. Constata l’importanza della convivenza e della sana competizione fra i partecipanti, ogni occasione di confronto è formazione aggiuntiva. Questa preparazione, tutta abruzzese, guarda con maggiore sicurezza all’imminente stagione invernale 2025/2026 e permette di praticare buone competizioni di skiroll fino a metà ottobre.
Risalgono, solo, allo scorso luglio i fatti per cui la Nazionale Juniores Sci di Fondo, con a seguito allenatori e referenti FISI di primo piano, fu a ricevere applausi e incoraggiamenti scroscianti, a Castel di Sangro, dall’assessore regionale Mario Quaglieri, dal presidente della Provincia Angelo Caruso e dal presidente del Comitato Regionale Angelo Ciminelli. Uno Sci di Fondo sempre più qualificato e qualificante quello che frequenta l’Abruzzo, che va collocato nell’instancabile operato del presidente della commissione regionale Sci di Fondo e di referente FISI per lo sci di Fondo del Centro Sud Italia, Arturo Como. Note e risapute le sue battaglie per dotare di impianti di innevamento artificiale alcune zone dell’entroterra abruzzese. Sulla buona strada la realizzazione di una pista skiroll dalle caratteristiche peculiari e specifiche in Castel di Sangro. Quest’ultima progettualità ha già portato a sopraluoghi congiunti fra la parte politica, rappresentata dal sindaco Angelo Caruso, con i tecnici federali e con il promotore del tutto Arturo Como, il tutto ben visto e ben supportato dal Comitato Regionale presieduto da Angelo Ciminelli e dalla federazione a guida Flavio Roda. La pratica dello sci di fondo è elemento distintivo dell’Abruzzo da sempre e ha donato allo stesso medaglieri e podi nazionali. Moralmente doveroso secondo Arturo Como adoperarsi perché questo continui ad essere possibile, la conservazione di suddetta disciplina, alla luce dei cambiamenti climatici, passa solo per le dotazioni impiantistiche. Anche la sicurezza degli atleti durante gli allenamenti di skiroll passa per la realizzazione di piste specifiche. La concretizzazione di piste dai requisiti esclusivi permetterebbe, altresì, la realizzazione di eventi nazionali, con tutti i benefici che ne conseguirebbero per l’intero territorio. A tutti coloro che praticano la disciplina dello sci di fondo e le attività affini va l’incoraggiamento e la stima di Arturo Como, la sua è una presenza, ormai attesa e apprezzata, il suo tifo a bordo pista per i gareggianti è un rito, è una tradizione imprescindibile. Siamo dinnanzi ad uno sport che si pratica con grandi sacrifici e in cambio di risultati richiede consistenti rinunce, sostiene Arturo Como, se a tutto questo aggiungiamo le scarse precipitazioni nevose e l’assenza di impianti specifici, i giovani atleti si vedranno sopraffatti dallo sconforto e saranno propensi ad abbandonare questo sport. I loro competitor del Nord Italia, allo stato delle cose, hanno nelle gambe e nella mente ore di allenamento a loro precluse, è giusto tutto questo, è inclusivo, è equo, è costituzionale?
La settimana in questione è stata impegnativa su più fronti, si è infatti, conclusa sabato pomeriggio nella significativa Sala Consiliare di Pescara con la 12esima Festa e Premiazione Regionale e il 12esimo Premio Prof. Erminio D’Aristotele. I giovani premiati rendono corpose e valevoli le file dello Sci Alpino e dello Sci Nordico abruzzese. Arturo Como e Angelo Ciminelli, presidente del Comitato Regionale, hanno, con orgoglio ed entusiasmo, fatto sentire la loro presenza e il loro affetto a tutti gli atleti intervenuti.
Ricoprire incarichi sportivi e farlo con coscienza richiede impegno e spostamenti in tutta Italia. Il primo week end di settembre il Como si è portato fino in Trentino-Alto Adige, esattamente a Carisolo e Pinzolo per il Summer Cross Country 2025. La convocazione federale e le connesse gare hanno creato occasione di confronti e hanno aperto dibattiti utili e programmatici a più livelli.
Percorre l’Italia in lungo e in largo permette di conoscerla a fondo e di indagarne esigenze e possibilità. Le esigenze se ben comprese e se soddisfatte creano crescita, migliorano e aiutano ad andare avanti.
Troppi e tanti i fatti di cronaca i cui protagonisti sfortunati sono i giovani, toglierli dalla strada sarebbe l’argine al deragliamento, lo sport ha questo potere e detiene questo primato in maniera acclarata e riconosciuta. Tenere vivo lo sport, nel caso di specie lo Sci di Fondo, è un preservare dalla violenza è un coniare ad una società evoluta, sana, laboriosa e capace.
L’assenza di impiantistiche specifiche compromette le possibilità di allenamento e di competizione, portando all’annullamento di eventi, scoraggia e demotiva in primo luogo gli atleti, a seguire le società, le famiglie, i preparatori sportivi e inficia la tenuta del tessuto sociale ed economico. Scene e fatti a cui si è assistito per troppe volte.
È proprio in occasione di eventi, raduni e manifestazioni così belle che si torna a levare forte l’appello di Arturo Como affinché non si lasci morire lo Sci di Fondo, affinché non si cancelli una storia e una vocazione che è identificativa della montagna abruzzese.
Diversamente ci si chiede e si chiede alla politica: “vogliamo rendere ancora più agonizzante lo Sci di Fondo? Si è orientati ad accompagnarlo nel trapasso? A quale pro? A vantaggio di chi o di cosa?
Comunicato stampa