Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza il numero dei guariti e dimessi ha superato quello dei nuovi contagi da coronavirus. Dati definiti “incoraggianti” dal capo della Protezione Civile Borrelli e dal premier Conte, che ha parlato di “progressi impensabili fino a qualche settimana fa”.
I paziente attualmente positivi al virus sono 106.848, 851 in meno rispetto, in diminuzione per il quarto giorno di fila. Salgono a 3.033 i guariti. Positivo è anche il rapporto tra i tamponi eseguiti (66.658) e i pazienti positivi (2.646) pari al 3,9%, mai un dato così basso.
Crescono, seppur di poco, i decessi: 464 nelle ultime 24 ore per un totale di 25.549. Come osservato dal Presidente del Consiglio superiore di Sanità Locatelli, in Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta e Umbria il computo delle vittime giornaliere è fermo a zero. Solo una vittima, invece, in Molise e nella provincia di Trento.
L’indice ‘R con zero’, fattore decisivo in ottica fase 2, è sceso tra lo 0,5 e lo 0,7. L’obiettivo del governo è quello di mantenere l’indice inferiore a 1 per pianificare la ripartenza del paese.