Dopo il giuramento alla Repubblica, previsto alle 12 al Quirinale, prenderà vita ufficialmente il governo guidato da Mario Draghi. L’ex numero uno di Bce ha accettato l’incarico del Presidente Mattarella ieri sera, quando ha annunciato la lista dei ministri che comporranno la squadra di governo. Una formazione insolita, più “politica” e meno “tecnica” di quanto si aspettasse.
23 ministri, di cui 8 senza portafoglio. 8 (di cui 7 con portafoglio) sono anche i ministeri assegnati ai tecnici: si tratta di Marta Cartabia (Giustizia), Luciana Lamorgese (Interni), Vittorio Colao (Innovazione tecnologica), Daniele Franco (Economia), Roberto Cingolani (Ambiente e transizione ecologica), Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Patrizio Bianchi (Istruzione) e Cristina Messa (Università).
7 sono le conferme rispetto al governo Conte II: Luciana Lamorgese al Viminale, Luigi Di Maio al ministero degli Esteri, Fedrico D’Incà al ministero per i rapporti con il Parlamento, Elena Bonetti al ministero per le Pari opportunità, Roberto Speranza al ministero della Salute, Stefano Patuanelli che dallo Sviluppo economico si trasferisce all’Agricoltura, Dario Franceschini al ministero della Cultura, Fabiana Dadone che dalla Pubblica amministrazione passa al ministero delle Politiche giovanili e Lorenzo Guerini al ministero della Difesa. 17 avevano già ricoperto dicasteri in precedenti governi, 7 sono gli esordienti.
Per quanto riguarda la suddivisione tra i partiti è il Movimento 5 Stelle a vantare il maggior numero di dicasteri (4) davanti a Pd, Lega e Forza Italia (3). Un ministero a testa per Leu e Italia Viva.
L’età media del governo Draghi è di 55 anni. Gli uomini sono 17 (68%), le donne 8 (32%). Sarà un esecutivo a “trazione settentrionale”: dei 25 membri del nuovo governo, 9 sono nati in Lombardia, 4 in Veneto e 2 in Lazio, Emilia-Romagna, Campania e Basilicata. Un ministro per Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Liguria e Puglia.
Dopo il giuramento Draghi si presenterà in Senato per la fiducia mercoledì alle 10. Alla Camera giovedì, con orario ancora da definire.