«Sono stati quattro giorni intensi durante i quali abbiamo valorizzato il nostro comparto vitivinicolo abruzzese. Abbiamo dimostrato di essere una regione capace di presentare a buyer internazionali e giornalisti le nostre eccellenze enogastronomiche». Lo ha detto l’assessore alle politiche agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, al termine della 52esima edizione del Vinitaly. «È stata un’edizione importante – ha aggiunto Pepe – dove abbiamo festeggiato il 50esimo compleanno della Doc Montepulciano d’Abruzzo: è diventato un vino di qualità e sempre più apprezzato nei mercati esteri. Voglio ringraziare, a tal proposito, chi cinquanta anni fa, ebbe l’intuizione di proporre questo vitigno, come l’enologo Carmine Festa, il presidente della Commissione Montepulciano Doc, Carlini, e poi il vignaiolo Edoardo Valentini: abbiamo dedicato a loro questo successo internazionale». Il Montepulciano d’Abruzzo con i suoi 850mila ettolitri rappresenta la DOC più importante, costituendo circa l’80% del totale regionale dei vini di qualità, con un trend di crescita costante tra il 1990 (quando si rivendicavano poco più di 200 ettolitri) e la prima metà del 2000 (quando sono stati raggiunti e superati anche i 900 mila ettolitri): da circa 10 anni però ha trovato un equilibrio di mercato oscillando a seconda delle annate intorno agli 850mila ettolitri/anno. L’export della regione Abruzzo nel 2016 ha superato i 154 milioni di euro ma ancora più interessanti sono i dati del 2017 che ha visto il vino abruzzese superare i 170 milioni di euro (pari a circa il 3% sul totale export Italia), con un incremento del 13,2% circa sul 2016, a fronte di un aumento Italia del 6,5% (a quota 5,989 miliardi di euro).
Fonte ASIpress
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