Ieri, per il segretario generale della Cgil – che ha subito l’attacco sabato 9 ottobre – è stata difesa la democrazia. Migliaia sono state le persone da ogni parte della Penisola arrivate in corteo a Roma e radunate in piazza San Giovanni.
“No” ai fascismi e alla violenza, “sì” al lavoro, alla sicurezza, ai diritti. Cgil, Cisl e Uil, e con loro il centrosinistra, sono scesi in piazza, dopo l’assalto di sabato scorso. Una contro-manifestazione sotto il tetto dell’unità.
Secondo la stima finale dei sindacati, a manifestare c’erano 200 mila persone. Secondo fonti della Questura, circa 50 mila
Unite le tre organizzazioni perché l’assalto “squadrista alla sede della Cgil di sabato scorso è considerato un attacco a tutto il sindacato confederale, al mondo del lavoro e alla democrazia”, così si legge su Ansa.it.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, non l’ha considerata una manifestazione di parte. “No, questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema”, ha detto ieri, a margine.
“L’attacco alla Cgil, l’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla”.