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Il Decreto Rilancio è realtà: 55 miliardi per famiglie e imprese

25,6 miliardi per il lavoro, potenziata cassa integrazione: tutte le misure in 256 articoli

Il Decreto Rilancio è realtà: 55 miliardi per famiglie e imprese

55 miliardi, 256 articoli in quasi 500 pagine per rilanciare il Paese. Un testo “complesso”, così come lo ha definito il premier Conte. Dopo giorni di slittamenti e dibattiti interni alla maggioranza, il Decreto Rilancio è finalmente realtà ed è stato presentato da Conte ieri sera a Palazzo Chigi. Partiamo dalle cifre: 55 miliardi messi sul piatto dall’esecutivo, “più del corrispettivo di due manovre, due leggi di bilancio”, sottolinea Conte.

Al tavolo di Palazzo Chigi anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, quello della Salute Roberto Speranza, il ministro allo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il ministro alle Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Abbiamo impiegato un po’ di tempo – aggiunge il premier – ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo così complesso”.

Il rilancio partirà dai 25,6 miliardi per i lavoratori: “Ammortizzatori sociali ed economici, proteggono i lavoratori ma servono alle imprese per preservare la loro efficienza”, ribadisce Conte. Grazie al dialogo con le Regioni, sarà potenziato e snellito il procedimento della cassa integrazione in deroga dopo le polemiche per i ritardi nei pagamenti. Confermato il bonus da 600 euro per gli autonomi con un ristoro fino a 1000 euro. “Abbiamo pagato l’85% delle domande per la cig e l’80% delle domande per il bonus – dice Conte – ora tagliamo 4 miliardi di tasse”.

“Ci sono 15-16 miliardi alle imprese – ha proseguito il premier – che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato” con lo stop alla rata Irap di giugno.

Capitolo turismo: il decreto contiene il cosiddetto bonus vacanze di 500 euro da spendere in alberghi o strutture ricettive. Il bonus sarà disponibile per famiglie con ISEE inferiore a 40 mila euro.

Sull’Istruzione Conte ha annunciato investimenti per 1,4 miliardi per Università e ricerca. Saranno assunti 4000 ricercatori con la speranza di “far rientrare i giovani italiani che lavorano all’estero”.

Le altre misure: 3,25 miliardi per la sanità, abolizione del versamento della prima rata dell’Imu, quota-Stato e quota-Comune in scadenza il 16 giugno, congedo per figli under 12 fino al 31 luglio per un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione, bonus baby sitting di 1200 euro, superbonus del 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica per rilanciare l’attività edilizia e 210 milioni per la creazione di un Fondo Emergenza per le imprese culturali.

Nel decreto anche l’intesa per l’emersione del lavoro in nero degli agricoltori, colf e badanti. “Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili – ha dichiarato il ministro Bellanova – Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato”. Conte ha infine confermato lo stop agli spostamenti interregionali.

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