I Carabinieri Forestali di Lecce dei Marsi hanno denunciato a piede libero il titolare di un opificio dal quale si riversavano le acque di scarico nel fiume Giovenco senza alcuna autorizzazione; sanzione amministrativa poi per il titolare di un’altra azienda locale che non aveva rinnovato l’autorizzazione per lo scarico dei reflui nel fiume.
Si è conclusa così l’attività info-investigativa dei Carabinieri forestali sugli scarichi delle acque reflue nel Giovenco, operazione di controllo che ha interessato il corso d’acqua da Pescina allo sbocco della Cintarella con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara e con i Carabinieri Forestali di Lecce dei Marsi che hanno controllato a terra diversi collettori fognari, 15 quelli risultati in regola.
Per di più i controlli sul corso del Giovenco hanno rilevato incuria e un avanzato stato di degrado di tipo paesaggistico, infatti nell’alveo e sull’arenile vi sono rifiuti di ogni tipo, alberature divelte e materiale pietroso di scarto soprattutto nel territorio di San Benedetto dei Marsi vicino all’ex discarica.
Il fiume Giovenco è iscritto nell’elenco delle acque pubbliche e quindi essendo un bene vincolato dal “Testo unico in materia di beni culturali e ambientali”, i Carabinieri Forestali hanno informato tutte le autorità preposte e cioè Comune, Prefettura, Regione e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio a proposito della situazione di particolare degrado affinché si prendano gli opportuni provvedimenti.