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Il giornalismo perde un grande Gianni Minà

Scomparso all'età di 84 anni

Il giornalista amico dei più grandi, che ha intervistato i più grandi ci ha lasciato, è mancato ieri sera Gianni Minà a 84 anni, la notizia è arrivata dai social, dove era attivissimo, un breve comunicato: “Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari.
Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità.”

Amava la cultura, lo sport, era sempre originale in tutte le migliaia di interviste che ha realizzato nella sua lunghissima carriera, avendo sfrontatezza, coraggio, originalità e pacatezza ha incontrato i più grandi, da Fidel castro a Diego Armando Maradona, da Muhammad Alì a Robert De Niro, Sergio Leone, Federico Fellini, Sandro Pertini, Paolo Rossi, Fabrizio De Andrè, solo per citarne alcuni; il suo rimpianto era di non essere riuscito a intervistare Nelson Mandela e Marcello Mastroianni.
Iniziò la sua carriera a Tutto Sport, dove fu anche direttore dal 1996 al 1998, poi è arrivato alla Rai dove ha seguito cinque Olimpiadi, tre mondiali di calcio e centinaia di incontri di pugilato. Ha realizzato documentari e reportage, in cui spesso ha testimoniato il suo amore per l’America Latina, entrò nelle case degli italiani con “Blitz” che negli anni ’80 ebbe un grande successo, lui era autore e conduttore, tanto che nel 1981 il presidente Sandro Pertini gli consegnò il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno, ma per la Rai ha condotto anche tante altre trasmissioni, ha lavorato per Repubblica, l’Unità, il Corriere della Sera, Il Manifesto, ha scritto tanti libri, l’ultimo del 2021 “Non sarò mai un uomo comune”.
Riassumere la splendida carriera di Gianni Minà è davvero complicato, quasi impossibile, tanto ha dato al lavoro di giornalista, lascia pietre miliari come il documentario sul viaggio del Papa a Cuba nel 2015, oppure quello dedicato a Diego Armando Maradona, il lungometraggio “In viaggio con Che Guevara”, ed è rimasta nella storia la sua prima intervista al presidente cubano Fidel Castro durata 16 ore, da cui uscì un documentario che fece il giro del mondo.
Ci sarebbe ancora molto da da raccontare di un uomo che ha fatto della sua professione la ragione di vita, poca la differenza tra Minà uomo e giornalista, molte doti, tanta praticità, tanta originalità.
Numerosi i messaggi di cordoglio sui social, dal Ministro Sangiuliano “Perdiamo un giornalista originale, attento e mai banale, un uomo che amava la cultura. Ciao Gianni”, il collega Andrea Vianello “Li conoscevi tutti e noi conoscevamo te. Grazie di averci invitato Gianni”, Fiorella Mannoia “Se ne è andato un amico al quale volevo un gran bene. Un giornalisto vero, un uomo integro, per bene, onesto. Oggi è un giorno di grande dolore”, questi sono solo alcuni, ma tutti davvero tutti oggi hanno ricordato la grandezza di un uomo che ha dato tanto al giornalismo, alla cultura e alla televisione italiana.

RM

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