Se questa è la premessa, sarà un Giro-E da brividi. La prima settimana del giro elettrico si chiude infatti con un bagaglio di esperienze e di incontri a dir poco eccezionale. Dalla Sicilia all’Abruzzo, dal mare ai monti. Già le grandi salite, come Etna, Valico di Montescuro e Roccaraso. Già due tappe a quattro stelle (la seconda, Biancavilla-Etna, e l’ottava, Caramanico Terme-Roccaraso). 630 chilometri pedalati dai partecipanti, ma molti di più quelli percorsi dalla carovana che sta risalendo l’Italia. 10.800 i metri di dislivello positivo saliti, poco meno della metà del dislivello complessivo, pari a 25 mila metri.
Ma non è stato solo gesto atletico, fatica, scalate. Il Giro-E è anche e soprattutto l’opportunità di vivere l’esperienza Giro d’Italia, il foglio firma, il palco delle premiazioni, le Maglie; e di vedere da vicino la bellezza dell’Italia più vera, quella lontana dalle grandi rotte turistiche. Ecco Giardini Naxos, Montalbano Jonico, Matera, Vieste: città di tappa che sono perle, che meritano tutti il tempo che si dedica loro. E poi panorami incredibili, come quelli della tappa Manfredonia-Vieste, la più suggestiva tra quelle fatte finora, con la strada che si snoda fronte mare in uno scenario che le parole fanno fatica a descrivere. Ma anche lo scenario delle tappe più dure, che sono state due: la Scigliano-Camigliatello Silano e la Caramanico Terme-Roccaraso. La prima con un clima da Classica del Nord, nebbia inclusa, la seconda sotto la pioggia e con il freddo. Piccole grandi imprese che il motore delle bici da corsa elettriche del Giro-E, le e-road, hanno solo aiutato a compiere, perché sono stati il cuore e le gambe dei partecipanti a consentire loro di arrivare al traguardo, felici per avere superato uno scoglio ciclistico non banale. Questo avvicina i ciclisti elettrici ai loro “colleghi” professionisti, anche se l’intensità e la durata, naturalmente, sono minori: è il bello del Giro-E, la prima bike experience a tappe al mondo dedicata alle bici a pedalata assistita.
I team sono sette, ognuno composto da sei partecipanti, per un gruppo da 42 ciclisti, limitato quest’anno per motivi sanitaria. Toyota, Italia Agenzia Nazionale Turismo, Fondazione Michele Scarponi, Valsir, Fly Cycling Team-CDI, Banca Mediolanum ed RCS Sport-JCMF EU-Pharma hanno gestito ospiti in arrivo e partenza, affrontato ogni condizione climatica, gestito ciclisti amatori super allenati come neofiti che non avevano mai inforcato una bici da corsa. Le tappe, tra i 70 e i 110 chilometri, sono state impegnative, per chi è alla prime esperienze in sella, ma tutti sono arrivati al traguardo, e soddisfatti.
Una delle cose che è più piaciuta, è stata poter pedalare accanto a campioni o ex professionisti, cui chiedere di rievocare vecchie storie o carpire segreti. Gilberto Simoni, Max Lelli, Moreno Moser, Roberto Ferrari, Amedeo Tabini, Patrick Martini, i capitani di questo Giro-E 2020, si sono trasformati in gregari per aiutare e portare al traguardo tutti, anche i meno allenati. In hospitality, hanno avuto modo di incontrare grandi personaggi come Ivan Basso o Francesco Moser. Oppure conoscere atleti di altri sport che si sono cimentati nel ciclismo, come la ginnasta Carlotta Ferlito (Giardini Naxos-Villafranca Tirrena) o la mezzofondista Gaia Sabbatini, che ha concluso la Grottaglie-Brindisi.
Per quanto riguarda le Maglie, il team Italia Agenzia Nazionale Turismo fa quasi l’en plein: le ha tutte tranne una. Detiene la Maglia Viola classifica generale (la somma di tutte le classifiche), la Nera classifica master, la Rossa classifica Sprint al traguardo, la maglia Azzurra classifica prova speciale e la maglia Arancio classifica regolarità. La Maglia BLU Next Generation classifica giovani è del Fly Cycling Team-CDI.
Tra i capitani, che a ogni tappa si battono per lo Sprint al traguardo, che rappresenta il sale di questa bike experience, comandano Roberto Ferrari (Valsir) e Max Lelli (Italia Agenzia Nazionale Turismo) con 2 vittorie ciascuno, mentre Moreno Moser (RCS Sport), Patrick Martini (Toyota), Paolo Alberati (Fondazione Michele Scarponi) e Amedeo Tabini (Fly Cycling Team-CDI) seguono con una vittoria a testa.