I guantoni d’oro dell’Immacolata dello Sport nazionale vanno alla Marsica, e non c’è altra storia che tenga. V’era stata grande attesa e tensione per il match che, alla fine, si è svolto ieri, nel Palazzetto dello Sport, a Montichiari, in Provincia di Brescia: la Marsica, finalmente, dopo anni, può gioire, portando a casa un titolo nazionale che da troppo tempo mancava nel panorama nostrano.
La competizione per il titolo dei pesi massimi 10 x 3, organizzata dalla Boxe Loreni, ha attirato molti spettatori e tifosi da tutta Italia. Sul ring, a sfidarsi, Fabio Tuiach, il triestino Campione in carica, ed Ivan Di Berardino, di 36 anni: il marsicano si è aggiudicata la vittoria, alzando al cielo, alla fine, la fascia nazionale.
Erano anni che Di Berardino, di fatti, provava e ritentava con abnegazione l’ardua impresa: lo scorso anno, proprio ad Avezzano, era stato battuto dallo sfidante di Cassino, Cardillo, campione di esperienza: un match sofferto per Di Berardino, che dopo dieci riprese non è riuscito a battere lo sfidante, vedendo sfiorire il suo sogno sportivo e personale, con amarezza. Ieri, però, è riuscito, con sacrificio e perseveranza, a portare finalmente a casa il titolo nazionale, verso cui sempre ha aspirato e per il quale non ha mai mollato. Il suo sfidante, Fabio Tuiach, campione in carica, non é riuscito, quindi, a riconfermare la sua posizione di apice. Per Di Berardino il sogno è diventato realtà quasi subito: al secondo round, un KO deciso lo ha incoronato e nulla ha potuto Tuiach. Grande soddisfazione anche da parte dell’allenatore Ivan Fiorletta, anche lui marsicano, preparatore di Di Berardino da tempo.
Erano mesi che i due si allenavano per il grande evento, esercitandosi senza sosta con grinta e volontà. Al fianco del neo campione, nella giornata di ieri, era presente anche la figlia, come in ogni incontro: «La vittoria va a lei, a Giulia, – afferma, a seguito del match, alla Redazione un soddisfatto e ancora provato Di Berardino – che da sempre mi supporta e mi dona la forza giusta per migliorare e lottare. Non mi sono mai arreso: alla fine, è arrivata finalmente la mia rivincita». (v.d.g.)
Foto scattata sul posto