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Il più giovane pilota di droni in Italia è di Civita d’Antino

Lui si chiama Nicholas Babusci ed ha solo 17 anni, ma già le idee chiarissime. L'Istituto di Alta Formazione Afes, con sede ad Avezzano, timbra un praticantato unico nel suo genere, grazie anche alla maestria dell'istruttore di volo, Fabio Oddi.

Si chiama Nicholas Babusci, è di Civita d’Antino, ed è, a tutti gli effetti, il più giovane pilota di droni in Italia. Sì, la Marsica griffa un altro primato, in fatto di giovani, talento ed intraprendenza 3.0. Nicholas è stato formato attraverso il “piano studi” di un corso valido a livello europeo, grazie alla scuola di Alta formazione Afes di Avezzano, realtà radicata con lo sguardo proiettato verso il lavoro del domani. Afes è, dal 2018, Agenzia per il Lavoro accreditata in Regione Abruzzo.

Il suo istruttore è stato Fabio Oddi, flight instructor. 10 ore di teoria e oltre 30 missioni di volo per permettere al 17enne di far suo il brevetto di pilota di droni, conquistato dopo tanto studio e tanta pratica nella giornata di lunedì scorso.

“Io, nella mia cameretta, ho quattro droni custoditi. – racconta Nicholas Babusci alla Redazione di InfoMediaNews – Ho sempre avuto la passione per il volo ed ho, in un certo senso, ripercorso le orme di mio padre. Certo, il volo dei droni e il loro pilotaggio sono settori in costante e continua evoluzione tecnologica e normativa, ma l’effetto che si ha quando si vede il panorama dall’alto, sia esso naturale o urbano, non ha paragone. All’inizio, nei primi voli, avevo qualche vertigine, poi però ho avuto più fiducia. Mi piacerebbe lavorare per grandi TV, girare dei documentari, creare, con il drone, anche una forma di racconto”, conclude Nicholas.

Il Consorzio di Alta Formazione e Sicurezza, accreditato presso la Regione Abruzzo e presso le Regioni Sicilia e Sardegna, si è basato sulle capacità e sulla tecnica di Fabio Oddi, istruttore di volo, per dar vita ad un corso di formazione riconosciuto. Le materie studiate ed apprese nelle 10 ore teoriche (in cui si studiano materie che fanno parte, in un certo qual modo del comparto dell’Aeronautica, anche perché oggi il drone, a tutti gli effetti, è un aeromobile a pilotaggio remoto) e sei ore e mezzo di pratica. L’abilitazione ottenuta è spendibile in circuiti come l’Enac, Strada dei Parchi, Protezione Civile, ricerca di persone scomparse o disperse, ponti radio, pannelli fotovoltaici. Oddio ha attivato, sempre tramite il Consorzio di Alta Formazione, due corsi al mese: “Dopo l’emergenza Covid – dice – abbiamo avuto tantissime richieste di abilitazione. La classe di Nicolas era formata da 12 persone. L’età media di chi si avvicina a questo tipo di attrezzature ad alta tecnologia va dai 20 ai 50 anni circa. Anche le donne hanno deciso di avvicinarsi alla disciplina, sto per formare la prima pilota di droni che è anche una fotografa”.

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