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Il Pucetta alza la voce dopo il Fontanelle: «Vogliamo equità nelle direzioni arbitrali»

La notte porta consiglio, raffredda la mente e porta la lucidità, ed è proprio in maniera lucida che la società A.S.D. Pucetta, nella persona del direttore sportivo Ugo Petitta, emette questo comunicato.

La partita di ieri tra Fontanelle e i gialloblù, terminata con il risultato di 1 a 0, è stato l’ennesimo match con una direzione arbitrale non all’altezza. Premesso che la società A.S.D. Pucetta accetta il verdetto del campo, per cui onore al Fonbtanelle, ciò che si contesta non è il singolo errore arbitrale perché solo chi non fa nulla non sbaglia mai. A non piacere, da inizio stagione, è stato l’atteggiamento di alcuni arbitri e il diverso metro di giudizio che alcuni di questi assumono a seconda della casacca che si indossa. La partita di domenica è stata maschia, ma se è stata giusta e corretta l’espulsione di Luca Salvati, anche il Fontanelle sarebbe dovuto rimanere in dieci uomini, visto, soprattutto, l’alto numero di falli duri commessi da alcuni calciatori giallorossi, nonché il fatto che 3 sostituzioni su 5 operate dal Pucetta, sono state causate da infortunio dopo contrasti con i giocatori del Fontanelle. L’iniquità nella distribuzione dei cartellini è molto più penalizzante di un singolo torto arbitrale. Quando sotto la panchina gialloblù il giocatore più forte del Fontanelle, Menegussi, ha insultato in maniera evidente e pesantemente il primo assistente dell’arbitro che era in piedi davanti a Gianluca Giordani, l’assistente si è preoccupato che il mister non oltrepassasse l’area tecnica e non ha pensato di richiamare l’attenzione dell’arbitro per espellere il giocatore. Peccato, però, che al Pucetta, a Villa Vomano, contro il Pontevomano, sia stato espulso Simone Di Giamberardino per aver detto qualcosa di troppo al guardalinee, e a Tossicia, Cannatelli, è stato mandato anzitempo negli spogliatoi per aver detto una parolaccia, sottolineiamo ‘una parolaccia’ e non un’offesa, all’arbitro. In entrambi i casi i giocatori, sbagliando sicuramente, hanno rimediato due giornate di squalifica. Dunque ci si sarebbe aspettati il cartellino rosso per Menegussi con conseguenti due giornate di squalifica.

Dulcis in fundo, quando Sergio Idrofano è rimasto a terra a fine primo tempo, dopo aver subito una botta in testa – con una ferita suturata al Pronto Soccorso di Atri con 4 punti – il signor D’Adamo, oltre a lasciar correre il match, ha fischiato la fine del primo tempo e si è infilato negli spogliatoi senza sincerarsi delle condizioni del giocatore che stava perdendo sangue dopo il colpo ricevuto. Questa è una cosa gravissima.

È dunque inaccettabile la sufficienza, l’atteggiamento e la diversità di trattamento che alcuni direttori di gara applicano senza scrupoli. Ad Angelo Martino Giancola, presidente dell’AIA Abruzzo, chiediamo che gli arbitri abruzzesi vengano sensibilizzati ad una maggiore equità nelle direzioni arbitrali.

 

 

Fonte Ugo Petitta, Direttore Sportivo ASD Pucetta

Foto di ASD Pucetta, profilo Facebook

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