Palazzo Madama si prepara ad accogliere Giorgia Meloni per il ‘secondo tempo’ del voto di fiducia sul governo. Ieri la Camera dei deputati ha dato il suo via libera all’esecutivo con 235 voti a favore, 154 no e 5 astenuti. “Sarò in Senato per un altro importante tassello. La rotta è tracciata: andiamo avanti”, è stato il commento della presidente del Consiglio affidato ai social network subito dopo il voto di Montecitorio.
È alla ‘Camera alta’ che si concentrano molti dei ‘big’ dei partiti politici, di maggioranza e opposizione, primi fra tutti Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Per il Cavaliere, “Meloni, nel suo assai pregevole intervento programmatico, ha individuato le priorità del Paese, ha tracciato una rotta chiara, nel solco del lavoro fatto fino ad oggi dal centrodestra”, scrive in una nota il presidente di Forza Italia poco dopo il voto della Camera.
“Meloni ha detto parole definitive e totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla necessita’ di abbassare le tasse e di promuovere una pace fiscale, con l’impegno ad affrontare oggi le grandi emergenze a partire dalla necessità di abbassare i costi dell’energia per famiglie e imprese, riprendendo una politica energetica non più condizionata dal ‘partito dei no’ e dall’ambientalismo ideologico.
Forza Italia darà un contributo qualificato, serio e leale, con tutte le sue idee e le sue migliori energie perché il nuovo governo di centrodestra, il primo guidato da una donna, abbia la forza di affrontare i grandi problemi del Paese e disegnare l’Italia del futuro”.
Berlusconi è alle limature del discorso, atteso dopo le 17,30 di oggi. Quello del Cavaliere, spiegano i suoi, dovrebbe essere un “discorso di fiducia a Meloni”. L’ex premier darà il suo ‘imprimatur’ al governo, non senza rivendicare che vede l’esecutivo in carica come “risultato di un lavoro avviato quasi trent’anni fa con la fondazione del centrodestra che ora porta una donna al governo”.
Non mancheranno, nel discorso del Cavaliere, riferimenti alle urgenze dell’economia italiana e al tema dei rincari dell’energia, così come i riferimenti all’ancoraggio di Forza Italia ai valori dell’atlantismo e dell’europeismo.