Con lui il sindaco Francesco Menna, gli assessori Anna Bosco e Paola Cianci, il presidente del consiglio comunale Marco Marchesani, il segretario del Pd di Vasto Simone Lembo, lavoratrici e lavoratori della struttura con le rappresentanze sindacali.
“Oggi come altre volte in passato, e ci saranno ulteriori occasioni in futuro, ho in qualità di parlamentare condotto un sopralluogo in un istituto di pena. Se il grado di civiltà di una società si misura sul loro stato, il nostro Paese non è messo bene. Molto male sta poi l’Abruzzo, che risente dell’etichetta di una certa marginalità. A Vasto e nelle altre altre strutture abruzzesi i problemi sono particolarmente gravi, riconducibili tra le altre cose alla penuria di personale che ha raggiunto proporzioni intollerabili, così come, in conseguenza, le condizioni di vita e lavoro nelle strutture. È un problema che va affrontato qui e altrove in Abruzzo a ogni livello, e bene fanno il sindaco e le istituzioni locali di Vasto a tenere alta l’attenzione. In queste condizioni l’istituto di Vasto non risponde al principio costituzionale di una pena che riabilita. Al contrario paradossalmente il detenuto o l’internato è ancor più spinto nelle braccia del crimine e dell’illegalità”.