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Il sindaco di Tagliacozzo replica duramente al manager Testa

Continuano le risposte, le prese di posizione e le dichiarazioni sulla situazione della Marsica a livello sanitario. Il sindaco Giovagnorio torna a ribattere a Testa, vertice dell'Azienda sanitaria locale numero 1. "Non ci prenda in giro e non offenda la nostra intelligenza".

Fase 2, Giovagnorio: «Parchi off limits, ma riaprirà il Pronto Soccorso»

“Una ridda di annunci per la riapertura dei Punti di primo intervento dei presidi ospedalieri di Pescina e Tagliacozzo si sono susseguiti da metà aprile: doveva essere i primi di maggio, poi metà Maggio, poi fine maggio, poi i primi di giugno… e infine, lo scorso venerdì 29, la doccia fredda della data, ulteriormente ritardata, del 16 maggio e la “polpetta avvelenata” della riapertura h12 e non h24″, comincia così la dichiarazione resa alla stampa da parte del sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, un dei due sindaci maggiormente coinvolti nella battaglia per la sanità locale, assieme al collega di Pescina.

“Ieri, sabato 30 maggio, apprendiamo dalla lettura di un prolisso comunicato stampa a firma del Direttore generale della Asl1 Abruzzo Roberto Testa – in cui sostanzialmente non si dice nulla – che “I Punti di Primo Intervento di Tagliacozzo e Pescina verranno riaperti così come è sempre stato nelle nostre intenzioni”. Mi viene in mente quel Monaco che aveva appeso sulla porta della sua cella l’indicazione per il cuciniere: “Domani digiuna Giovanni”… e il digiuno era di conseguenza infinitamente rimandato all’indomani”.

“Tornando alla serietà, di grazia – a tre mesi e mezzo dall’inizio dell’epidemia e ad un mese ormai dalla fine dell’emergenza della Fase 1 – occorre ora sapere quando! Occorre sapere la data precisa! E occorre soprattutto che il Direttore generale non offenda la nostra intelligenza! Abbiamo monitorato passo passo la situazione e abbiamo pazientato l’intero e lungo mese di maggio poiché sapevamo che l’apparato amministrativo della Asl1 stava procedendo all’assunzione di 6 infermieri per la riapertura in sicurezza dei P.p.i. di Tagliacozzo e Pescina; sei infermieri che però – guarda un po’ – bastano a malapena per turnare nei pre-triage h12 e non h24, così come sarebbe dovuto essere stato!”, avverte il primo cittadino.

“E allora le considerazioni, a questo proposito sono due: o il Manager Testa non si è reso conto che per riaprire i P.p.i. in sicurezza occorrevano 18 infermieri (e non sei); oppure lo sapeva e ha voluto “fare il furbo”! Dica il Direttore generale ai sindaci e ai cittadini quali sono le sue reali intenzioni. Non so quali siano stati i programmi e le disposizioni dati a Testa dalla politica regionale all’atto della sua nomina, l’autunno scorso, immagino le consuete raccomandazioni a risparmiare e a fare tagli nella nostra sanità locale per evitare debiti e mala gestione. La sua fama dalla Asl di Latina lo precedette per questi carismi. Ebbene giova però ricordare al Manager di cui sopra che nel frattempo c’è stata una Pandemia, durante la quale tutti abbiamo apprezzato l’immane ed eroico lavoro di chi opera nella sanità, e che da tale evento è scaturita tuttavia una rinnovata coscienza nazionale di salvaguardia e rafforzamento dei sistemi sanitari locali. Gli faccio presente dunque che “forse” le sue idee di “risparmi ragionieristici” per la sanità della nostra Provincia, attualmente sono un tantino desuete”.

“Ho notizia di un’articolata proposta da parte del dottor Angelo Blasetti, Direttore del D.E.A. di Avezzano, indirizzata a Testa e ai vertici della Asl, ove sono dettagliatamente documentate le reali esigenze della riorganizzazione a pieno organico del fabbisogno del personale per la riapertura dei P.p.i. di Pescina e Tagliacozzo. Per Pescina sono previsti: 3 medici, 11 infermieri e 2 operatori socio sanitari; per Tagliacozzo 3 medici, 5 infermieri e 2 operatori socio sanitari. Allora qualcuno aveva suggerito al Dottor Testa come riaprire in sicurezza i P.p.i. di Tagliacozzo e Pescina…! E come mai il Direttore non ha colto il suggerimento? Che fine ha fatto dunque quella proposta?! Che intenzioni si hanno in merito?! Lo si dica chiaramente ai Marsicani”.

“Non dovrebbe essere un sogno irrealizzabile questa richiesta, visto che la sanità abruzzese – vivadio – è stata capace di realizzare in pochissime settimane un nuovo ospedale da 11 milioni di euro e tanti altri “miracoli”! “Chiedere la riapertura senza sicurezza significa comportarsi in maniera irresponsabile e strumentale”. Nessuno lo ha mai chiesto, caro dottor Testa! Non giri intorno alla problematica! “Noi siamo fortemente impegnati a farlo, prestissimo, salvaguardando la salute degli utenti e la funzionalità dei servizi”. Fino ad ora per le riaperture allora avete “giocato” con le nuove insufficienti assunzioni? Ci spieghi….”, continua Giovagnorio.

“Indichi chiaramente ai cittadini e a noi Sindaci la data di riapertura che deve ora essere imminente per le enormi responsabilità di ordine sanitario che gravano su tutti noi per la mancanza dei servizi h24 nei nostri presidi della Marsica occidentale e orientale e per le ricadute negative che essi avranno se non verranno riaperti a pieno i P.p.i. Con la salute e la vita delle persone non si scherza, caro Direttore generale, siamo veramente stufi delle troppe parole, delle troppe dilazioni, del “gioco delle tre carte” che avete posto in atto per tutto il mese di maggio. Riaprire subito i P.p.i. in totale sicurezza, con il personale necessario senza ulteriori tentennamenti! Altrimenti a casa! Perché significherebbe che non si è stati capici di fare il proprio lavoro!”, questa la conclusione.

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