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Il Sudafrica “abruzzese” festeggia a Joannesburg

Abruzzesi all'estero: festeggiato, nei giorni scorsi, il "Festival Italiano", all'insegna delle tradizioni popolari e della cucina della terra abruzzese, immancabile la tipica porchetta.

Comunicato Stampa

La nostra operosa comunità in quel grande Paese ha una guida d’eccezione in questo imprenditore di successo, che gli ha donato la ” luce”, prima ancora che la sua vita. Carmine Angelucci, Cavaliere del Presidente della Repubblica è alla guida della Assocazione dei nostri corregionali in Sudafrica, nonché membro del COMITES (Comitato degli Italiani all’Estero).

Una storia avventurosa, ma piena di talento, intraprendenza e di soddisfazioni per questo ancor giovane, nello spirito, che dalla sua Castel Frentano, nel chietino, non solo ha saputo costruire un futuro per sé e la sua famiglia, ma altresì tenere insieme la viva comunità abruzzese, li oramai non più ospite, ma vera e propria classe dirigente, in tutti i campi di questo Paese multietnico e multiculturale, con dicersi Tycoon nei settori delle reti, delle costruzioni, nonché della grande ristorazione. L’ultima occasione è stata nei giorni scorsi l’edizione del “Festival Italiano” (con il musicista Lorenzo Licitra), con tanti eventi, all’insegna delle stesse tradizioni popolari e della cucina della nostra terra, con la tipica porchetta, offerta ai commensali, con i ricordi ed i proverbi di un tempo antico, che restano.li, come scolpiti nella pietra bianca della “Maiella Madre”. In particolare quelli che citano i compagni di una vita dei vecchi pastori, con i loro animali da cortile i nemici delle loro greggi, ma tutti con la proverbiale saggezza popolare delle nostre genti. intrisa sempre di un’arcaica religiosità, specie verso i santi più venerati come Sant’Antonio Abate, il protettore degli animali.

“Quànde lu porcha è sazija votacha lu troccha”: Quando il maiale è sazio rovescia il trogolo;

*Avoje a ciufullà se’ li asine nin vvo”: Hai voglia a fischiare se l’asino non vuole bere”;

*Quànde la mundàgne se mètte lu cappèlle, vinne le cràp e ccumbre lu mandèlle”: Quando la Maiella si mette il cappello, vendi le capre e compra il mantello”.

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