La Regione ha finanziato 7 Contratti di fiume per rendere i corsi d’acqua abruzzesi più salubri e sicuri e contestualmente creare un’opportunità di sviluppo del territorio. Con 28 milioni di euro di risorse stanziate nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione (FSC), si interverrà sui fiumi Aterno, Liri, Sagittario, Pescara, Sangro, Tavo, Fino e Saline e sullo sviluppo e rilancio dei relativi territori. I cosiddetti “Programmi d’azione” saranno realizzati grazie alla programmazione avviata dalla Regione Abruzzo, su impulso dell’Assessorato al Sistema Idrico e Ambiente, per sostenere i progetti di fattibilità tecnica ed economica, ovvero i documenti strategici, condivisi con le comunità locali, che definiscono le linee d’intervento volte a migliorare e gestire in modo sostenibile i corsi d’acqua abruzzesi. Una progettualità per la quale la Regione ha stanziato circa 670 mila euro per candidare in tutto 16 proposte, tra cui le 7 che sono rientrate nella programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC 2021-2027).
I Contratti di fiume prevedono interventi di riqualificazione ambientale, difesa del suolo, protezione idraulica, salvaguardia della qualità della risorsa idrica, valorizzazione dei luoghi, riconnessione del territorio urbano e periurbano con le aree attraversate dai fiumi, sviluppo e rilancio economico dei comuni interessati.
“Abbiamo reperito ingenti risorse – spiega il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Ambiente, Emanuele Imprudente – con l’obiettivo di estendere l’attuazione dei Contratti di fiume a tutto il territorio regionale. In questo modo – continua – i progetti saranno presto realizzati, consentendo un rapido utilizzo dei fondi erogati nell’ambito della programmazione comunitaria 2021/2027. Sono lieto che il territorio aquilano – conclude Imprudente – abbia compreso appieno l’opportunità offerta, sottoscrivendo 4 dei 7 Contratti di Fiume finanziati e che l’Abruzzo è l’unica regione italiana ad aver siglato un Contratto di fiume (Aterno) all’interno della Green community del Parco Sirente Velino, progetto pilota in Italia, e aspira a diventare la prima a concretizzare uno sviluppo sostenibile a livello territoriale e di prossimità, come indicato nella Strategia Nazionale dello Sviluppo Sostenibile 2022 del Ministero dell’Ambiente. Un grande successo frutto di un lavoro di squadra tra gli Uffici regionali competenti e gli Enti locali”.
Nello specifico il progetto di riqualificazione del fiume Aterno prevede interventi diffusi lungo il corso del fiume, tramite l’utilizzo di “Nature-Based Solutions”, le azioni per proteggere e gestire in modo sostenibile i corsi d’acqua e ripristinare gli ecosistemi naturali, in accordo al “Nature Restoration Law”, e strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, per migliorare l’uso della risorsa acqua; Il territorio interessato comprende 28 comuni (L’Aquila, Montereale, Capitignano, Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Scoppito, Tornimparte, Ocre, Fossa, Sant’Eusanio Forconese, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Villa Sant’Angelo, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Secinaro, Acciano, Gagliano Aterno, Molina Aterno, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Goriano Sicoli, Cocullo, Raiano, Vittorito, Corfinio).
Il piano d’azione del Liri è stato, invece, strutturato per assi: si interverrà sulle aree marginali e sugli ambiti fluviali; sul rischio idraulico, geomorfologico, fluviale e sul cambiamento climatico; sul paesaggio e sulla pianificazione territoriale. Infine, saranno previsti interventi sulla fruizione ludico-turistica e sviluppo ricettivo del territorio fluviale.
Saranno due i contratti di Fiume per il Sagittario i cui interventi riguarderanno la depurazione delle acque, l’implementazione d’impianti e sistemi di fitodepurazione; la predisposizione di un piano di bonifica per la rinaturalizzazione delle discariche abusive ed il ripristino degli habitat originari sulle sponde fluviali; la messa in sicurezza del patrimonio antropico da fenomeni alluvionali e la riduzione del dissesto idrogeologico; la riparazione dei danni da erosione degli argini fluviali e lacustri; l’attuazione dei Piani di Gestione dei siti SIC e l’istituzione della Green Community; inoltre, verranno promosse la riqualificazione ambientale e paesaggistica e la valorizzazione turistica, la strutturazione della rete sentieristica unica ed il recupero dei manufatti storici; e poi l’organizzazione delle aree di sosta e servizi per l’escursionismo ed il cicloturismo e la promozione delle attività formative e informative di sensibilizzazione ed informazione ambientale.
Il progetto di tutela e valorizzazione del fiume Pescara è parte integrante delle attività di messa in sicurezza e riduzione del rischio idrogeologico. Il Programma d’azione prevede il miglioramento dello stato idro-chimico e il contenimento della vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici oltre alla valorizzazione dei servizi ecosistemici. Il territorio coinvolto dal Contratto interessa l’intera asta fluviale, da Capestrano a Pescara, comprendendo 17 Comuni ricadenti in tre Province.
Nel Programma d’Azione del Contratto di Fiume Tavo-Fino-Saline, infine, sono delineate strategie e misure che spaziano su un ampio campo di attività: dalla riqualificazione ambientale al miglioramento della fruizione del corso d’acqua, dalla mitigazione del rischio idraulico all’uso della risorsa, fino agli aspetti più connessi con lo sviluppo locale. Il territorio interessato comprende i comuni di Collecorvino, Cappelle Sul Tavo, Città Sant’Angelo, Elice, Farindola, Loreto Aprutino, Montesilvano, Moscufo, Penne, Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti.
Per l’attivazione degli altri Contratti di Fiume saranno a disposizione ulteriori 10 milioni di fondi a valere sul FESR 2021-27.