Un’attività scientifica che farebbe gola a un dipartimento universitario: così Fernando Tammaro, già Ordinario di Botanica all’Università dell’Aquila, ha definito quella portata avanti dal Parco Nazionale della Maiella nel giardino botanico di Sant’Eufemia a Maiella ‘Daniela Brescia’.
È qui che nel weekend oltre 200 persone hanno partecipato a laboratori organizzati dagli esperti del Parco, insieme ai giovani volontari del servizio civile universale, per festeggiare i 20 anni della struttura e farne conoscere il ruolo svolto nella conservazione di specie vegetali autoctone.
“Solo dagli anni ’80 è stata riconosciuta l’importanza dei giardini botanici nella conservazione di piante e semi – ha detto Costantino Bonomi, responsabile Area Botanica del Museo delle Scienze di Trento (Muse) e referente Botanical Garden Conservation International (Bgci), nel corso del convegno ‘Il patrimonio floristico della Maiella e le attività di conservazione ex situ’, sottolineando che è nella missione dei Giardini Botanici lavorare per la tutela della biodiversità.
I due giardini botanici del Parco della Maiella – l’altro si trova a Lama dei Peligni (Chieti) – svolgono, inoltre, un importante ruolo nello scambio di semi con altri orti botanici e istituzioni scientifiche a livello internazionale, ruolo fondamentale anche nella tutela della biodiversità agricola.
Il weekend appena trascorso era inserito nell'”Appuntamento in Giardino“, festa dei giardini italiani promossa da Associazione Parchi e Giardini d’Italia (Apgi), con il patrocinio del ministero della Cultura, nata in accordo con il “Rendez-vous aux jardins” che si svolge in contemporanea in oltre 20 Paesi europei. ‘Naturarte’, questo il nome delle due giornate concluse ieri a Sant’Eufemia, continuerà nel paese del Parco con laboratori e visite guidate fino a sabato 11 giugno.