«Sono 864 i siti contaminati o potenzialmente contaminati in Abruzzo secondo l’ultimo aggiornamento dell’anagrafe dei siti approvato il 28 dicembre scorso dalla Giunta Regionale».
A comunicarlo è il Forum dell’Acqua H2O. Di questi 159 sono siti con superamenti accertati delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) o delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) per le acque, cosi’ distribuiti: 74 in provincia di Chieti, 43 in provincia di Pescara, 30 in provincia di Teramo e 12 in quella di L’Aquila. Per altri 17 siti la procedura di bonifica si è conclusa. Molto più numerosi i siti potenzialmente contaminati, ben 705, così distribuiti: 211 in provincia di Pescara, 197 in provincia di Chieti, 181 in provincia di Teramo e 116 in quella di L’Aquila.
Invece 233 siti precedentemente individuati sono risultati non contaminati. In Abruzzo sono stati perimetrati un Sito nazionale per le Bonifiche, quello di Bussi, sotto la competenza del Ministero dell’Ambiente e tre Siti di Interesse Regionale, Saline-Alento, Chieti e Celano di competenza della regione.
Per le restanti aree la competenza dei procedimenti di bonifica è dei comuni, che sovrintendono anche alle attività di bonifica che devono essere svolte dai privati. Da H2O affermano: «Crediamo che il prossimo governo regionale debba garantire uno sforzo specifico su questi aspetti, ad esempio attivando un fondo di rotazione per i comuni, assegnando mezzi e uomini al servizio rifiuti della Regione e all’ARTA e stipulando una convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità».
Fonte: Asipress
Foto di: L’Impronta L’Aquila